Il patto sottobanco tra Badoglio e i
tedeschi per liberare il Duce. Vincenzo Di Michele svela
“L’ultimo segreto di Mussolini”
Con inediti e nuove testimonianze, la
vera storia dell’ ”Operazione Quercia” , all’origine della
nascita dell’RSI: c’era un tavolo non ufficiale fra il governo
italiano e l’ex alleato tedesco.
Il testo, edito da Il Cerchio, è
disponibile anche in inglese
«Il governo italiano fu, nei fatti, il
vero artefice della creazione della Repubblica Sociale». È la
conclusione cui giunge Vincenzo Di Michele, nel suo ultimo libro,
“L’ultimo segreto di Mussolini”, che riscrive la storia della
liberazione del Duce da parte dei tedeschi. «Si poteva porre fine
molto prima alla sofferenza del popolo italiano ed evitare una
sanguinosa guerra intestina –afferma Di Michele–. Un governo
dell’Italia del nord (RSI) alla cui guida ci fosse stato un altro
personaggio, di certo, non avrebbe avuto lo stesso seguito di
Mussolini».
Nonostante l'8 settembre 1943 l’Italia
avesse annunciato l’armistizio con le Forze Alleate, c’era un
altro tavolo, non ufficiale, dove il governo Badoglio continuò a
collaborare con il vecchio amico tedesco. Tra ricatti, ostaggi,
minacce e sotterfugi, l’illustre prigioniero Mussolini fu così
sottratto agli Alleati e consegnato ai tedeschi il 12 settembre a
Campo Imperatore. Di Michele contraddice, insomma, la vulgata che ha
sempre dipinto l’Operazione Quercia come impresa epica da parte dei
paracadutisti tedeschi. Karl Radl (l’aiutante di colui che
erroneamente è stato sempre considerato il vero artefice
dell’“Operazione Quercia”, il capitano Otto Skorzeny), in netta
contraddizione con la testimonianza del generale Soleti, - vergata
nel 1944 e venuta recentemente alla luce - dichiarò che tutti
sapevano che Mussolini era tenuto prigioniero a Campo Imperatore;
persino i bambini ne erano a conoscenza. Addirittura ci fu un
pastorello di tredici anni che trafugò alcuni armamentari dagli
alianti tedeschi. «Alla resa dei conti si trattò di un accordo tra
gli italiani e i tedeschi e il prezzo più caro l’ha pagato proprio
la storia» sottolinea Di Michele.
Tra gli inediti e le nuove
testimonianze, da citare è l’agente Nelio Pannuti, addetto alla
sorveglianza personale di Mussolini al Gran Sasso, il quale in una
dichiarazione scritta rilasciata proprio all’autore del libro,
affermò senza mezzi termini che quell’incursione dei tedeschi
“sembrava proprio un’azione concordata, tant’è che, una volta
liberato il Duce, ci fu un momento conviviale tra soldati italiani e
tedeschi nella sala dello stesso albergo, tutti con le armi in spalla
pacificamente”.
«Per non parlare del favoritismo
governativo nel riaggiustamento storico –conclude Di Michele–. Il
comandante dei carabinieri al Gran Sasso, Alberto Faiola, fu pure
encomiato nel suo foglio matricolare, quando al contrario questi non
solo non predispose alcuna misura cautelativa, ma venne anche meno ai
suoi doveri - tanto che ci fu anche un’azione giudiziaria volta a
smentire il tutto - invitando alcuni suoi amici proprio in quei
giorni all’albergo di Campo Imperatore».
Di Michele aveva già affrontato questo
snodo controverso della storia italiana in “Mussolini, finto
prigioniero al Gran Sasso”, edito nel 2012. “L’ultimo segreto
di Mussolini ” ed. Il Cerchio, che è in vendita … al prezzo di
12 euro, è disponibile anche in lingua inglese con il titolo “The
Last Secret of Mussolini –From Campo Imperatore to the Italian
Social Republic: a story to be rewritten”.
Vincenzo Di Michele (1962): già autore
di “La famiglia di fatto” (un’analisi sulle tematiche della
convivenza more uxorio); “Io prigioniero in Russia” (oltre 50.000
copie vendute e vincitore di premi alla memoria storica); “Guidare
oggi“ (un manuale di guida per le insolite problematiche stradali);
“Mussolini finto prigioniero al Gran Sasso” (una revisione dei
fatti storici sulla prigionia del Duce a Campo Imperatore nel
settembre 1943); “Pino Wilson, vero capitano d’altri tempi”
(2013), la biografia ufficiale dello storico calciatore della Lazio
campione d’Italia nel 1974; “Come sciogliere un matrimonio alla
Sacra Rota” (2014), un’inchiesta dettagliata sull’iter di
annullamento dei matrimoni innanzi ai Tribunali ecclesiastici
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