Il
giorno giovedì 2 Luglio alle ore 18 nelle sale dell'Associazione Culturale
Language Academy in Corso Vercelli 51 Milano, si inaugurerà la mostra di
Pasquale Russo Maresca dal titolo " Architettura del Volto".
Saranno
presentati sette lavori ossia sette versioni sul ritratto, l'artista si
sofferma sulla parte costruttiva del volto in una ricerca frazionale che da
tempo elabora sulle figure.
Nello
scritto dell'artista leggiamo:
Affiorano i volti
si
distinguono limpidamente
svettano le teste ossute ,dei personaggi
ingabbiati dalla superficie celeste ... tela!
occhi
pieni di speranza ,sguardi , fieri e laterali.
Teste
d'amianto emergono dal ricordo
nella
loro geometria in un' operazione di spaesamento e scorrimento di volumi,
trascinando-sezionando.
Le
fisionomie ininterrotte dalla matematica, che ricostruisce l' esatta
trasmissione dei connotati
è in
una singola porzione del volto che sviluppa il movimento
nasce
la sua scia narrativa la motivazione e la storia :
Il mio
segno di graffite percorre gli incavi neri, delle orbite, buchi spaziali,
tengo cura dell'osso nasale fermandomi per un tempo a riflettere sulla
struttura internasale per meglio risalire sulle dune frontali. Staziono su
questi monti, aspettando una scia . Geniali e compatti questi valichi che
occludono e proteggono il pensiero .
La
spina nasale mi indica a sud, un varco una via da percorrere, è
un'autostrada!!.... e la percorro, con il mio tratto lento e paziente.
Guido
la fusaggine, come un cieco attratto dall'odore di dentina, il luogo vorace
del nutrirsi , del bere , del baciare, del leccare, la cassa armonica della
comunicazione la voragine che tutto inghiotte e che sputa fili di saliva , il
fiato, il sesso, il vento... mi attende il sorriso di una balconata irta di
smalto, una muraglia di paletti fissi, un morso .
Li
ritraggo, con cura e ne faccio dettagli compiaciuti.
Incontro poco prima del perimetro facciale sud, laghi dal
nome curioso " Forame Mentoniero", che ricordano chissà forse il luogo della"
mentira", la menzogna e l'inganno , o la fine prima dell'abisso.
La
prima porzione è percorsa è risolta da due sezioni sagittali ,che ne isolano la
forma e la somiglianza .
Il mio
cammino azzardato e pieno di virtù mi porta a sperimentare... applicando i miei
progetti con determinazione,mi sposto con tempismo a destra e a sinistra del
volto, parallelamente, inizio un viaggio dove tutto è possibile stirando con
forza, con un segno di carbone, incomincio a tendere l'elevatore del labbro
superiore , fino a forzare come una linea orizzontale ,il muscolo piccolo
zigomatico che mi indica la direzione verso le orbite, le caverne del
vedere.
Scivola con forza orizzontale il m. risorio che non produce
più sorriso ma, una contrazione al massetere, che porta il m. buccinatiore a
contrarre tutta l'adiposità prima di arrivare all'osso zigomatico il punto di
tensione e di bellezza, tutto tende orizzontalmente teso in sezioni , è per me
ormai possibile arrivare dall'altra parte della faccia, avendo gettato un ponte
sul viso , una estroflessione controllata a un ritmo frazionale di sette
settimi .
Emergono dal nuovo volto; due enormi crateri tra le arcate
nasali , e la sutura frontalaterale con incavi ellittici che connettano senza
sforzo il m.procero, al m. depressore del sopracciglio.
Traccio
altre quattro sezioni verticali, che mi separano dal resto del volto i due piani
ultimi del visibile, del vedere, degli specchi.
Sospesi
gli occhi avvolti da palpebre tartarughesche, dal m. orbicolare fino ai
corrugamenti espressivi del m.occipitofrontale .
Disegno
la parte periferica lateralfacciale del volto e distinguo il luogo delle
espressioni e delle somiglianze .
Mi concentro su queste ultime due fasi laterali disegno e
contengo tutta la parte conoscitiva che mi permette di dare vita al ritratto
Sette Settimi
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