Le opere di Francis Bacon a Chieti

di Simone Ricci

Fino al 5 maggio nel museo Palazzo de' Mayo di Chieti sarà possibile visitare la mostra "Francis Bacon. La visione della condizione umana".

La mostra ospita 54 tra acqueforti, acquetinte e litografie, realizzate dal pittore espressionista irlandese Francis Bacon, vissuto tra il 1909 e il 1992 (da non confondere con l'omonimo filosofo e saggista inglese del XVI secolo). Le opere in mostra sono state realizzate tra il 1966 e il 1991; provengono da una collezione privata milanese e presentano le diverse tematiche tipiche dell'arte di Bacon: autoritratti (come quello in foto), ritratti, studi del corpo umano, tauromachie, ...
Bacon divenne pittore dopo aver visitato una mostra di Picasso nell'estate del 1927 a Parigi; egli stesso disse: "Mentre ero a Parigi ho visto una mostra di Picasso alla galleria Rosemberg, e in quel momento ho pensato: beh, cercherò anch'io di fare il pittore". Bacon salì alla ribalta internazionale dopo la seconda guerra mondiale, ma mantenne sempre una posizione artistica isolata. Le sue opere sono ispirate anche dalla pittura di Goya, di Tiziano, di Vèlazquez e di Munch. I mezzi pittorici più usati da Bacon furono la distorsione, la frammentazione e l'isolamento dell'immagine. Diversi critici hanno sottolineato i rapporti della ricerca artistica di Bacon con il nichilismo, l'esistenzialismo e la psicanalisi, nonché la sua affinità con posizioni marginali del surrealismo.
Chi vorrà visitare la mostra tenga a mente ciò che Bacon intendeva trasmettere con la sua pittura: "Vorrei che i miei quadri apparissero come se un essere umano fosse passato su di essi, lasciando una scia di umana presenza e tracce mnemoniche di eventi passati".