Primo Maggio, cultura ad un euro. Il MIbac alcuni giorni fa pubblica un elenco di Musei e luoghi archeologici, archivi di Stato, da visitare, in tutta Italia, a solo un euro all'ingresso.
A Roma, tra le mete più appetibili c'è il San Michele, Castel Sant'Angelo, antico mausoleo Adriano, adibita a prigione da Teodorico nel 400 d.c, fino al 1901, ospitò nelle sue carceri personaggi come Benvenuto Cellini, Beatrice Cenci e Giordano Bruno.
Gruppi di persone davanti all'ingresso, deluse, non tanto per l'occasione fornita del ministero, ma perchè Castel Sant'Angeo è uno dei luoghi più interessanti in Italia ed è proprio chiuso, il Primo Maggio, mentre doveva essere aperto come annunciato. A molti importava poco del prezzo del biglietto, volevano solo visitarlo.
Venuti da ogni posto dello Stivale per visitare, tra le altre cose, la mostra di Amore e Psiche, i turisti, oggi più che mai da coltivare, sono rimasti scontenti, alcuni addirittura irritati perchè oggi non saranno nella Capitale.
Una signora commenta, "certo, allora i soldi li vogliono solo aumentando le tasse agli italiani, perchè oggi, anche senza l'ingresso ad un euro, molte persone erano qui per la visita. Perdiamo oro prezioso per l'Italia con questo comportamento".
Ci saranno stati, senza dubbio, motivi validi per aver inserito nell'elenco delle opere visitabili ad un euro il Primo Maggio, Castel Sant'Angelo e per la chiusura ma una gestione della Cosa Pubblica che pretenda di mettere a posto i conti, spolpando il suo cittadino fino alla fine, proprio fino alla fine, dovrebbe essere più attenta e solerte per evitare che luoghi del genere possano rimanere chiusi dopo aver annunciato il contrario.
In fondo chi lavora per la macchina dello Stato non lo fa gratis.
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