Paolo Stella "Qualche volta essere felici è una responsabilità"

di Angela Curatolo

Paolo Stella è un attore di italiano di 32 anni, vive a Roma, impegnato in ruoli molto profondi e dark, che guardano nelle viscere dell'inconscio. La sua carriera è cominciata in un programma televisivo, Amici, nella tv privata italiana Mediaset. Successivamente studia recitazione partecipando ad un seminario intensivo sul metodo Strasberg. Ha recitato in alcune italian television soap, “Incantesimo 7”, “Un ciclone in famiglia”, nel ruolo di Antonio Esposito, and action serial, “Donna detective”, dove ha riscosso molto successo, specialmente, dal pubblico femminile. 

Nel 2007 cominciò a girare per il cinema con Last minute Marocco” regia di Francesco Falaschi, “ Penso che un sogno così”, regia di Marco De Luca, (I think that a dream so”, e “La terza madre”, (The third mother) regia di Dario Argento, italian horror movie director, many famous in the world and USA, la sua grande occasione. “Durante la prima alcuni produttori e registi americani erano presenti in sala e, colpiti dalla mia interpretazione, mi offrirono di girare un film in USA, un film spin off de “La Terza madre”, un copione da scrivere intorno al mio personaggio, Julian.” Racconta Stella. “Io accettai e inviarono a Roma uno sceneggiatore, che scrisse i dialoghi ispirati anche dal mio lato oscuro. Così è nato il USA Film Indiscretion.”

Noi lo abbiamo incontrato per Zaffiromagazine, per conoscerlo meglio.

Come è nata l'occasione di lavorare per una produzione cinematografica americana?

E' caduta dal cielo! Senza provino. La parte interessante e che soggetto e sceneggiatura sono stati scritti per me. Durante la prima de “La terza madre” alcuni produttori americani erano presenti in sala e, colpiti dalla mia interpretazione, mi offrirono di girare un film in USA, spin off.

I produttori inviarono uno sceneggiatore che per alcuni mesi restò insieme a te per scrivere il copione sul tuo personaggio Julian e per cavare dal tuo profondo la parte oscura. Parlaci di questa singolare esperienza.

Uno sceneggiatore americano è venuto a Roma mi ha chiesto della mia vita, esplorando le parti più nascosto del mio inconscio. Il ruolo che svolgo è cruento, quello di un serial Killer, creato sulla parte più oscura della mia personalità. Qualcosa che abbiamo tutti e non conosciamo.

Il film è stato terapeutico, in un certo senso?

Si. Ho dovuto esplorare my dark side, oltre i miei limiti e regole. Interpreto un individuo che uccide due ragazzi.

Quale film ti ha aiutato nella tua ricerca per il film “Indiscretion”?

“Mr. Brooks” con Kevin Costner, un uomo che ha due vite parallele, in una è un bravo padre di famiglia e uomo d'affari e nell'altra spietato killer. E “Funny Game” di Haneke. In cui adolescenti uccidono persone solo per il gusto di farlo, casualmente, senza motivo.

Qual è stata la difficoltà maggiore?

Interpretare il personaggio senza giudicarlo. Un personaggio che uccide due ragazzi. Oggi, in fondo, la tv ci mostra scene di guerra, di persone che muoiono. Il valore della vita e i rapporti umani diventano di poco conto. Rischiamo di essere desensibilizzati.

Ti è piaciuto lavorare in USA?

Si, molto. L'attore sperimenta più libertà. C'è alta professionalità.

Quali sono i libri che preferisci leggere?

Il potere della Cabala è un libro che mi piace in questo momento particolare della mia vita. Esso insegnò a me a non giudicare. Tutto quello che fai di positivo e di negativo torna verso te, nuovamente.

Cosa ti rende nervoso?

L'attore è sempre esposto al giudizio altrui. Io non sopporto gossip e cose stupide. Parlare per il gusto di farlo. Mi fanno stare male. Se questo accade, però, io ritengo che sia colpa tua. E' il desiderio di apparire.

Prossimi impegni?

Tornerò in USA.

Tre consigli per diventare attore

Curiosità sulla natura umana;conoscere profondamente te stesso; incoscienza.

Qual è la tua ricetta di felicità?

A volte essere felici è una responsabilità. Io penso che tutti dobbiamo insistere per cercare di stare bene con noi stessi e non giudicare gli altri.