di Angela Curatolo - Walter Gropius, architetto di inizio
'900, fondatore della Bauhaus , scuola di architettura, Germania,
disse una volta che l'architetto costruisce “dal cucchiaio alla
città”. Ogni architetto, perciò, può trovare una sua dimensione
creativa e professionale.
Che cos'è, allora, l'architettura?
Sant'Agostino, Shelling e Hegel l'accostavano alla musica e
la definivano “armonie di forme”, Ludovico Quaroni dice che è
“la capacità di una cultura di rappresentare se stessa”.
L'Architetto italiano, Carmen A. Battaglia, specializzata in tutela
del patrimonio storico e architettonico, sostiene che chi vuole
capire questa arte deve conoscere i tre principi codificati dal
padre di questa professione, Vitruvio: Utilitas, firmitas e venustas.
“La fruibilità dell'opera, la stabilità (non deve cadere),
l'imprescindibile la bellezza estetica.”
“L'architettura – spiega Battaglia
– è un arte che testimonia le condizioni sociali, economiche e
politiche di un determinato periodo storico.” Sottolinea
l'importanza di questa arte, inoltre, che “è rappresentata dallo
spazio, il vuoto, che l'uomo penetra, cammina e vive”.
Qual è la
differenza tra un'architettura bella e una brutta?
Battaglia afferma
che “ la bella architettura tiene conto dello spazio interno che ci
attrae, ci eleva, ci soggioga spiritualmente. Architettura brutta è
quella che ci infastidisce, non ha uno spazio interno, non è
architettura.”
Il percorso per intraprendere questa
professione è lungo e chiede molta dedizione e passione. “Dopo
l'Università è importante lavorare presso uno studio di
architettura, imparare da un vero professionista. Questo richiede
tempo e, a volte, molti sacrifici, soprattutto economici”.
Battaglia confessa che prima di poter guadagnare dignitosamente
possono passare anche degli anni. “Tutto dipende dalla conoscenze,
dall'impegno e dalla tenacia”.
L'architettura ha varie
specializzazioni, le più importanti sono: ramo progettuale, storico,
urbanistico, tecnologico. “Il progettista è colui che progetta
dalle case agli edifici pubblici; lo storico è quella che
s'interessa sia della tutela di un edificio, sia del restauro;
l'urbanista è quello che ridisegna un quartiere o una città e
infine, il tecnologo è il designer, si occupa della progettazione
dei oggetti, barche, arredo, energie rinnovabili”.
Colui che
disegna il progetto di edifici è la classica figura famosa
dell'Architetto. La professione di architetto richiede tanta
pazienza, “non è solo un lavoro creativo, è legato a noiosi iter
burocratici”. E' necessario lavorare con uno staff, “perché il
lavoro è complesso”.
L'Architetto Battaglia,
che si occupa di restauro, osserva che per un buon restauro conservativo, è
fondamentale lo studio della storia, della filologia ( analisi
documenti antichi riferiti al singolo monumento), oltre a una grande
passione e conoscenza.”
Come ogni lavoro da
libero professionista quello dell'architetto “ha bisogno di
committenze, quindi, in uno staff sarebbe utile una persona che si
occupa delle pubbliche relazioni”.
Uno dei rami più interessanti e
piacevoli è l'interior designer, “è un lavoro che richiede
creatività, - puntualizza Battaglia – puoi organizzare gli spazi e
rendere vivibili e piacevoli gli ambienti.”
La figura dell'urbanista è molto
complessa perché deve tener conto nella progettazione del rispetto
dell'equilibrio tra territorio, comunità e individuo. “
L'architettura – chiarisce Battaglia - è tutto quello che
racchiude uno spazio, sia esso un giardino, una piazza, una strada,
fondali, alberi, un contenitore”.
Uno dei più grandi architetti
mondiali, Renzo Piano, nella sua monografia, racconta l'avventura
dell'architetto, “mestiere di frontiera, in bilico tra arte e
scienza, al confine tra il coraggio dell'invenzione e la prudenza
della storia...su un piccolo pianeta dove tutto è già stato
scoperto, progettare è ancora una della più grandi avventure
possibili”.
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