Il mistero della statua senza testa e dei Vestini, nazione che si oppose alla Repubblica di Roma

di Angela Curatolo

Donna, dea, uomo o un prete? Foto esclusive della statua Headless trovata nella città italiana, Penne (PE), precedentemente chiamato "Pinna", la capitale di un popolo italico ricco che si oppose della Repubblica di Roma, "Vestini,"- chi rappresentava quella statua e perché è stata nascosta sotto la terra così accuratamente? Perché qualcuno le tagliò testa?


A queste domande, in una conferenza al Museo della contemporanea della città di Penne (PE), sulla base di confronti e deduzioni, è stata presentata una intrigante ipotesi: l'archeologo Andrea Staffa, direttore della Soprintendenza Beni culturali di Pescara (Abruzzo), autore della scoperta statua, ha cercato di rispondere a questi quesiti sulla testa avvolta nel mistero.
La statua senza testa, trovata il 18 novembre 2011, vicino al campo sportivo della città di Penne, (antica capitale della nazione Vestina,) potrebe essere di stile romano.
Il territorio di Pinna nasconde sotto il terreno, ancora preziosi reperti archeologici che rivelano la storia della Vestini. Questo popolo riuscì a gestire, dopo aver perso la seconda "guerra Sannita" con la Repubblica romana (325, B.C.) la propria valuta, la Ves e ottenere una graduale annessione di Roma.
I Vestini svilupparono il loro regno nella regione dell'Abruzzo, nel sud Italia centrale, dalle coste del mare Adriatico fino al Gran Sasso,montagna dell'Appennino.
Durante questo periodo di cambiamenti politici, religiosi e culturali, 'la statua senza testa' era stata volontariamente, sepolta da qualcuno che ha voluto tenerla nascosta.
Chi era quella statua? Cerchiamo di capire meglio.

La statua senza testa ha un'altezza maggiore di quella naturale e ciò suggerisce che "era dedicata a una personalità importante."
I primi confronti, hanno permesso di conoscere la posizione sociale e chi volesse rappresentare. Il Dott. Staffa ha osservato che la statua era raffigurata con l'abbigliamento che potrebbe confondere: una veste indossata in genere da uomini sopra una "tunica talaris", lunga fino ai piedi, indossata dalle donne.
Non solo, l'archeologo ha detto, la tunica talaris era anche l'abbigliamento solito del ministro di culto, a quei tempi, "c'erano molti templi che si sono sviluppati intorno a 'Pinna', quindi è molto facile pensare che questa statua rappresentasse un"Flamin", un sacerdote responsabile del rito di una divinità.
In Italia esistono altre statue scolpite con gli stessi vestiti, tunica talaris e toga breve, come nella Basilica di San Clemente (Tocco Casauria, Teramo), archeologia del museo a l'Aquila, a Roma e Rimini.

Il dubbio che la personalità scolpita fosse una  una donna colta, potente, potrebbe sorgere, a tradire l'idea è quel polsino attraverso cui il braccio è sostenuto, tipicamente maschile.

A corroborare la tesi per Staffa, è il seno piatto, anche se restano da spiegarsi le rotondità tipiche di una statua femminile. Non è escluso che possa essere una donna, anche se alcuni particolari sembrino smantellare questa tesi.
Gli studi appena iniziati portano avanti diverse ipotesi.
Anche se il "flamen" potrebbe essere la tesi  più accreditata, come Staffa ha ricordato, tuttavia, Cicerone apre ad un'altra ipotesi. Il giurista romano disse che Catilina spesso soleva andare in giro conciato come "effeminato", per andare a svolgere attività di pura "depravazione" con i suoi amici, segnalando un particolare fondamentale per il caso: indossava la tunica corta sopra una tunica femminile.
Sacerdote, donna colta e potente o uomo dissoluto?  
Il mistero intorno alla statua sta diventando sempre più interessante.
"Questa statua notevole da Pennne - ha sottolineato Staffa - potrebbe avere una funzione sacra". Un'importante testimonianza che potrebbe anche rappresentare "un personaggio pubblico municipale di alto livello".
Le ipotesi sono molte, "questa statua ci parla della storia di Pinna e dei Vestini." Peccato non avere la macchina del tempo.
Un ultimo mistero, perchè nasconderne solo la testa?

Mr Staffa pensa "qualcuno voleva nasconderla intenzionalmente consapevole del simbolo che rappresentasse." L'ipotesi più credibile è questa: la statua è stata seppellita per essere custodita. La testa fu volutamente distaccata per essere conservato, forse, per l'importanza che rappresentava nel culto o per nasconderne l'identità.
L'esperto tenta l'ipotesi che fosse la dea Italica Feronia, protettrice dei boschi e della terra.
Prete? Sacerdotessa? Uomo dissoluto? Dea?  Donna colta?
Staffa, ora sta studiando su questa affascinante statua.
Un punto per lui è più che certo: chi l'ha sepolta,  in modo così approfondito, era consapevole della "volontà della statua di ritornare alla terra" e ciò rafforzerebbe l'ipotesi della Ferronia dea.

Attualmente, la statua è nell'antico seminterrato del  museo archeologico di Penne, insieme ai "tre Liberti", un frontone, trovato in uno scavo vicino alla statua senza testa e presto sarà esposto al pubblico.

Commenti

Anonimo ha detto…
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