A seguito della scossa di terremoto di fine gennaio, che ha colpito il Nord Italia, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, attraverso le direzioni regionali e le soprintendenze locali, prosegue nell’attività di monitoraggio già avviata nei giorni scorsi.
In particolare il sisma del 27 gennaio è stato avvertito distintamente in Emilia Romagna. A Bologna sono state chiuse immediatamente la Pinacoteca nazionale e la sua sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande, dove il direttore regionale arch. Carla Di Francesco ha effettuato un sopralluogo senza riscontrare alcun danno, compreso il grande salone, l'area del palazzo strutturalmente più debole. Le "storiche" lesioni, infatti, non hanno subito alterazioni.
Nel territorio di Parma il Soprintendente ed i funzionari stanno effettuando verifiche e sopralluoghi in collaborazione con la protezione civile regionale. In questa provincia non si riscontrano crolli ma danni in alcune chiese, con apertura di nuove lesioni o riapertura di antiche crepe relative a sismi del passato (Rocca Sanvitale di Fontanellato, Palazzo della Pilotta a Parma).
Particolarmente seria è la situazione della Reggia di Colorno, dove 4 delle statue presenti sulla facciata sono cadute, fortunatamente all'interno della recinzione di protezione che, cautelativamente, era stata allestita subito dopo le prime scosse avvertite il 25 gennaio; sono stati registrati inoltre piccoli crolli verso l'interno e danni vari alla copertura e ai solai.
Il lavoro di monitoraggio proseguirà nei prossimi giorni, al fine di avere un quadro dettagliato della situazione.
In particolare il sisma del 27 gennaio è stato avvertito distintamente in Emilia Romagna. A Bologna sono state chiuse immediatamente la Pinacoteca nazionale e la sua sede distaccata di Palazzo Pepoli Campogrande, dove il direttore regionale arch. Carla Di Francesco ha effettuato un sopralluogo senza riscontrare alcun danno, compreso il grande salone, l'area del palazzo strutturalmente più debole. Le "storiche" lesioni, infatti, non hanno subito alterazioni.
Nel territorio di Parma il Soprintendente ed i funzionari stanno effettuando verifiche e sopralluoghi in collaborazione con la protezione civile regionale. In questa provincia non si riscontrano crolli ma danni in alcune chiese, con apertura di nuove lesioni o riapertura di antiche crepe relative a sismi del passato (Rocca Sanvitale di Fontanellato, Palazzo della Pilotta a Parma).
Particolarmente seria è la situazione della Reggia di Colorno, dove 4 delle statue presenti sulla facciata sono cadute, fortunatamente all'interno della recinzione di protezione che, cautelativamente, era stata allestita subito dopo le prime scosse avvertite il 25 gennaio; sono stati registrati inoltre piccoli crolli verso l'interno e danni vari alla copertura e ai solai.
Il lavoro di monitoraggio proseguirà nei prossimi giorni, al fine di avere un quadro dettagliato della situazione.
Commenti
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