Felici sono coloro che affrontano personalmente i problemi. Intervista al Prof. Di Pierro, DePaul di Chicago

Quali sono i fattori che hanno causato la crisi? "Tanti ma uno più di tutti: l'idea che si possa essere ricchezza senza lavoro" Il Prof. Di Pierro da Chicago spiega: "Dalla crisi si esce ma tutti un po' più poveri. E dichiara: "La crisi ambientale mi preoccupa di più perché da quella non si esce. La storia di un giovane di Pescara appassionato di fisica che è riuscito a diventare professore a Chicago, ricercatore al Fermilab, ha conosciuto il famoso Peter Higgs e ora insegna ai managers come calcolare il rischio al dipartimento computazionale finanziario, dove si impara a studiare "il rischio in modo quantitativo invece che qualitativo". E' il prof. Massimo Di Pierro, che abita negli Stati Uniti, a cui abbiamo chiesto di rivelarci alcune curiosità sulla fisica, sulla natura, sul suo viaggio nel Golfo del Mexico, sui fattori che hanno causato la crisi economico finanziaria occidentale e, anche, sulla felicità.


Parlaci del tuo incontro con Peter Higgs, lo scopritore del Bosone.

Peter HIggs
Nel 1998 ero studente di dottorato a Southampton e sono andato a Edimburgo per un meeting e per visitare il Supercomputing Center di cui ero utente. Alla mensa mi sono ritrovato con colleghi e con Peter Higgs. Lo ricordo simpatico e modesto. Lui all'epoca era gia molto famoso. Era in pensione ma come professore Emerito andava in ufficio tutti i giorni.

Il Bosone di Higgs (anche chiamata Particella di Dio), spiegaci meglio.

Anni prima Enrico Fermi aveva scoperlo la “forza debole” che e' responsabile di alcuni ti tipi di reazioni nucleari. Poi si e' capito che questa forza era possibile perché' alcuni costituenti elementari della materia comunicavano l'un l'altro scambiandosi bosoni (ono di questi il bosone Z0 osservato al CERN da un gruppo di ricerca internazionale guidato da Rubbia). Il problema rimaneva matematico: questo modello era incompatibile con il fatto che le particelle hanno massa. Peter Higgs ha risolto questo problema proponendo un meccanismo complesso ma elegante. Tale meccanismo predice l'esistenza di una nuova partiella (il bosone di Higgs) che non e' ancora stato osservato. Dio non ha niente a fare con il bosone di Higgs. Quest'ultimo ha una possibilità di essere verificato sperimentalmente. Dio no.







Oltre alla "scienza" cosa ti ispira?


La scienza e' prima di tutto un metodo basato sulla logica e la statistica per distinguere i fatti dalle falsità', descrivere e spiegare tali fatti in maniera concisa ma rigorosa, con precisione sufficiente per fare delle previsioni accurate. A me interessano sistemi a cui questo metodo si applica: sistemi fisici, sistemi biologici, e sistemi finanziari.


Non ci sono molte attività' umane che mi rendono fiero di appartenere a questa specie, ma il fatto che tante persone dedichino la vita a comprendere come funziona l'Universo e' una delle cose che mi rende fiero.
Massimo Di Pierro

Tu sei stato in Messico nella località in cui c'è la Marea nera, prima del disastro. Cosa ricordi di quei posti?


Io sono stato sia a New Orleans in Louisiana che a Key Largo in Florida. Ricordo il Golfo del Messico come uno dei posti naturali più belli del mondo ed anche uno dei più vari dal punto di vista sia animale che vegetale. Ho visto coccodrilli, pellicani, delfini, squali, razze ed altri pesci. Purtroppo molti di questi animali sono morti o stanno morendo a causa del petrolio disperso in mare. Il problema e' molto più grave di quanto la gente si renda conto. Il petrolio e' disperso non solo in superficie ma anche in profondità. Non solo questo incidente avrà ripercussioni sul turismo, sulla pesca e sull'economia locale, ma avrà conseguenze sulla catena alimentare marina e sulla salute di milioni di persone.

Sei insegnante di al dipartimento computazione finanziario alla DePaul in Chicago. Tu insegni ai futuri manager il calcolo del rischio finanziario, puoi dirci di più in merito?


Io insegno a studenti di Informatica e Finanza Computazionale, cioè persone interessate a studiare il rischio in modo quantitativo invece che qualitativo. Queste persone lavorano per banche, fondi di investimento e soprattutto agenzie di trading.


Secondo te da quali fattori è dipesa la crisi?


Tanti ma uno più di tutti: l'idea che si possa essere ricchezza senza lavoro. I soldi misurano la ricchezza (intesa come le risorse ed i beni materiali in nostro possesso) ma non sono essi stessi un bene materiale di valore. L'industria finanziaria il cui scopo dovrebbe essere quello di creare meccanismi per la distribuzione della ricchezza (per esempio prestare soldi alle industrie affinché producano nuovi beni e servizi) e' riuscita a creare più profitto del settore manifatturiero. Ovviamente parte di quel profitto era fittizio, non e' mai esistito.

 Quale direzione, secondo il tuo punto di vista, deve prendere l'Occidente per risanare la situazione economica?

La crisi non si risana nel senso che parte della ricchezza credevamo ci fosse, non c'e' e basta. Dalla crisi si esce ma tutti un po' più poveri. Bisogna evitare che la crisi diventi una scusa per una ingiusta ridistribuzione della ricchezza proteggendo le categorie più deboli e bisogna prevenire la prossima crisi. Questo si fa introducendo più trasparenza nel settore finanziario e cercando di rimuovere i meccanismi che permettono ad una società' di entrare in situazioni di alto rischio, guadagnare in caso di profitto, passando i costi a qualcun altro in caso di perdite (di solito ai contribuenti).


Ti preoccupa più la crisi economica o ambientale?

Sinceramente la crisi ambientale mi preoccupa di più perché da quella non si esce. La situazione ambientale peggiorerà sempre dato che essa e' un prodotto diretto dei noi nostri processi di trasformazioni industriale che non sono e non saranno perfetti. I costi ambientali devono essere quantificati e messi a bilancio per responsabilizzare tutti e mitigare il problema.

Massimo, la scienza per te e' più' una passione o una missione?

Una passione quando ero studente. Una responsabilità (missione) dall'ora in poi.

E' importante essere il primo o l'unico?

E' importante accettare l'essere uno dei tanti. Un ingranaggio in un meccanismo complesso.

Anche i personaggi più conosciuti e famosi alla fine sono ingranaggi. E' vero per qualunque organizzazione ma e' più facile nell'ambiente scientifico dove il funzionamento del meccanismo e' chiaro e trasparente.


Nella tua vita chi ha più contato?

Senza dubbio gli studenti. Molti dei miei studenti sono Americani ma molti vengono dalla Cina, dall'India e dal medio oriente.

Sei superstizioso?


Ovviamente no. La superstizione e' una manifestazione dell'ignoranza verso il mondo che ci circonda. Forse era comprensibile prima dell'illuminismo ma oggi io sono molto intollerante verso la superstizione e coloro che traggono profitto da essa.

 La felicita' dipende piu' da noi o dagli altri?

Quanti e quali problemi ci troviamo dinanzi nella vita dipende dagli altri ma lo spirito con cui li affrontiamo dipende principalmente da noi stessi (dai nostri geni, dalla nostra educazione, dagli obiettivi che ci poniamo). Nella mia esperienza le persone che sono abituate a risolvere i problemi invece di lasciarseli alle spalle o farli risolvere ad altri, sono le più felici.

Gran sasso






Che c'e' in te di abruzzese?

Il gusto per il cibo della nostra terra e l'amore per il paesaggio.

I tuoi ideali


Se tutti spendessimo più tempo a capire il modo naturale, scopriremmo che nessuno di noi e' al centro dell'universo e forze riusciremmo a vivere meglio insieme.

 Il piu' incorreggibile vizio degli italiani e la loro piu' bella virtu?

Gli Italiani sono un popolo colto (in media) rispetto ai cittadini di molti altri paesi, ma a volte tendono a sopravvalutarsi. Troppe persone in Italia sono intolleranti verso persone di cultura diversa.

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