BRISBANE – L’ultima novità nel campo delle vaccinazioni mediche arriva dall’Australia e precisamente dall’Università di Queensland, dove un’equipe di ricercatori ha messo a punto un nuovo sistema per iniettare il siero nel tessuto epiteliale umano.
Si tratta di un cerotto particolare in grado di somministrare, nel giro di due minuti, le sostanze necessarie all’organismo per difendersi dagli attacchi esterni di virus, sostituendo le odiose iniezioni. Il “nanocerotto”, chiamato così per via delle minuscole dimensioni, inietta dosi 100 volte inferiori rispetto alle normali somministrazioni eseguite attraverso l’ago, risultando comunque molto efficace in termini di protezione.
Secondo il suo inventore, Mark Kendle, “con un centesimo della dose di vaccino di un’iniezione tradizionale, abbiamo ottenuto una resa equivalente e migliore. Crediamo che abbia il potenziale di rimpiazzare, o almeno di minimizzare il ricorso ad aghi e siringhe”. E aggiunge: “i benefici saranno sia fisici che mentali. Innanzitutto vi è la fobia degli aghi e poi le ferite o le contaminazioni da aghi. Basti pensare che in Africa vengono eseguite circa un miliardo di vaccinazioni ogni anno, e l’Organizzazione mondiale della sanità stima che circa il 30% di esse non siano sicure a causa di contaminazione incrociata”.
Grazie a questo sistema, infatti, la vaccinazione sarà un’operazione indolore e soprattutto economica, considerata la minor quantità di siero prodotto. Gli esperti affermano che il nanocerotto sarà disponibile sul mercato sanitario non prima di 5 anni. (PRIMAPRESS)
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