L'ideologia del consenso

La propaganda, sosteneva la scuola di Francoforte, sarebbe stata il nemico più difficile da combattere per l'Uomo contemporaneo, perchè entra dentro e, attraverso infiniti desideri, rende schiavo e dipendente. Le idee individuali sono contaminate da idee dominanti che anche i più forti spesso non riescono ad analizzare consapevolmente.





Come è possibile questo?


Le comunicazioni di massa non mirano a capovolgere improvvisamente le opinioni, il loro obiettivo è modificarle lentamente, assecondando desideri, pregiudizi, atteggiamenti ormai consolidati, norme di gruppo interiorizzate, perchè in questo modo le persone sono disposte ad accettare inconsapevolmente e ricordano quasi sempre le comunicazioni che sono in relazione con le loro opinioni.




Questo rafforzamento di convinzioni avviene attaverso l'esposizione selettiva (vengono scelti messaggi capaci di essere accettati dagli utenti perchè concordanti con le opinioni preesistenti e scartati quelli non congeniali), la percezione selettiva ( il recettore accetta nel messaggio solo stimoli, valori graditi) e la memorizzazione selettiva (l'individuo registra ilmessagio nella mente a patto che sia interessante per lui).




Per essere attuata "l'ideologia del consenso" è fondamentale conoscere i gusti predominanti dei ricettori. Un primo mezzo, sempre attuale, sono gli opinions leader, formatori di opinioni, appartengono solitamente ad un gruppo e la loro forza è nel contatto con le persone, le loro opinioni godono così di stima e peso. Essi riflettono larghi strati della popolazione.


Oggi i mass media sono agevolati nella selezione dei messaggi dai sondaggi e soprattutto internet che raccoglie un archivio capillare dei gusti, desideri, obiettivi, convinzioni delle persone, attraverso socials forum, questionari on line e, perchè no, blog.




In questo modo vengono introdotte nuove idee politiche, cambiati gli schemi culturali, modelli di comportamento, sempre tenendo presente le opinioni preeesistenti. Insomma sul nulla non si producono effetti.




L'aspetto più inquietante della comunicazione di massa è la funzione di conferimento di autorità e prestigio a persone, gruppi, movimenti, politici e altro.


Questo avviene perchè sono considerate dalla gente come altamente qualificate ( anche quando non corrisponde al vero) e, inoltre, perchè il sostegno del cinema e della tv legittima l'idea che il personaggio che vi appare sia importante, è uscito dall'anonimato, come si suol dire "è arrivato".


Viene sfruttato uno scambio tra i media e le celebrità che vi appaiono: conviene a entrambi.




Tutto questo processo comporta una disfunzione narcotizzante: la moltitudine di informazione invece di avvicinare le persone alle questioni sociali le estranea, apatizza o al massimo crea un interesse superficiale. Lo scroscio di informazione televisiva sulla persona media scoraggia la lettura, illudendo di farla sentire ben informata.


Molti ricercatori asseriscono che la conoscenza dei problemi del giorno sostituisce il far qualcosa per essi.


In determinati momenti storici l'informazione fluente è servita come narcotizzante sociale che ha trasformato l'attiva partecipazione in conoscenza passiva.




Se da una parte i media hanno aiutato a diffondere l'istruzione popolare, dall'altra questo processo è monco perchè non è stato accompagnato da un adeguato livello di istruzione che amplifichi la capacità di cogliere il significato di ciò che si vede, si legge, si ascolta. Il punto debole (o di forza per i media) di questo processo è l'incapacità per l'utente medio di assimilare i messaggi quotidiani criticamente.




I programmi artistici e culturali sono infarciti di superficialità perchè è d'obbligo incontrare il consenso del pubblico. I mezzi di diffusione hanno bisogno di trascinare la massa perchè si reggono su un mercato che ha la logica del profitto, perciò assecondando le opinioni preesistenti dei ricettori influiscono sulle loro scelte. Poco importa della cultura, del gusto estetico, della evoluzione individuale se queste incontrano resistenza da parte della maggioranza di pubblico.


Solo di notte ci si potrebbe imbattere in qualcosa di intelligente.




Quando i mass media pongono le loro tecniche di persuasione a servizio di forze politiche ciò che avviene è la manipolazione politica. Indossando la maschera della promozione sociale s'influenzano le idee senza possibilità di vaglio per la coscienza.




In sintesi per l'individuo non c'è possibilità alcuna di conoscere un fatto, un atto, atteggiamento perchè non esistono strumenti validi; le fonti d'informazione autorevoli di massa sono causa di conformismo e distorsione politica controllata da gruppi di pressione che apparentemente hanno segno ideologico diverso o contrapposto.


( Tale conclusione veniva scritta in un libro di educazione civica delle medie di Bonifazi e Pellegrini, Elementi di scienze sociali pag. 59, all'inizio degli anni '80- un libro che molti scolari comprarono ma pochissimi insegnanti fecero leggere)


Per approfondimento:


J. Klapper Gli effetti della comunicazione di massa - C.R. Wright La comunicazione di massa -A. mascilli Mi gliorini La strategia del consenso - Castronovo e Trafaglia La stampa italiana nel neocapitalismo -

Commenti

Anonimo ha detto…
Vorrei realizzare un impianto fotovoltaico da 3.5kW sul mio tetto. Avete
un'idea su dove posso comprare i pannelli solari? Quale è la migliore
azienda? Ogni consiglio è ben accettato. Grazie