Le primitive sculture di Bernarda
Visentini esposte alla Chiesa di Santa Maria Nuova di Gubbio. La
mostra sara' aperta al pubblico nei giorni ed orari di apertura della
chiesa, con ingresso libero.
GUBBIO - La Chiesa di Santa Maria Nuova
di Gubbio, si è rivelata negli ultimi mesi uno straordinario
contenitore per mostre contemporanee. Dopo l’esperienza
internazionale della mostra TewnsArt la Chiesa sarà lo scenario di
un nuovo appuntamento con l’arte contemporanea. Ed è così che il
Polo Museale Diocesano di Gubbio, presenta la mostra dal titolo “Nel
grembo dell’antica madre Terra”, personale di scultura
dell’artista Bernarda Visentini. Originaria di San Pietro al
Natisone, provincia di Udine, laureata in materie letterarie, espone
con continuità dal 1980. I suoi studi e l’esperienza dei viaggi
alla ricerca delle prime tracce dell’Uomo nei diversi siti
archeologici diventano elemento di mediazione tra presente e passato
e si concretizzano in personalissime elaborazioni scultoree che
ripropongono i temi fondanti della vita.
Molti illustri critici e scrittori si
sono occupati della sua arte per cui è inserita in numerose
pubblicazioni ed enciclopedie. Tanti sono i premi conseguiti nel
corso degli anni, fra i quali il premio Eccellenza
Stilistica-Palermo, il premio della critica al Concorso
internazionale Tokyo 2011, il Premio dei Normanni-Monreale, il premio
Primo Concorso Effetto Arte con Paolo Levi, il premio Oscar dell’Arte
con J. Charles Spina-Montecarlo. Ha esposto in sedi prestigiose quali
Milano-Castello Sforzesco; Udine-Chiesa di S. Antonio Abate e
Università degli Studi; Roma-Università degli Studi La Sapienza
(Triennale di Arti Visive) e Sale del Bramante (“Da Caravaggio ai
nostri giorni”, a cura di Paolo Levi); Palermo-1a e 2a Biennale e
“Porto Franco-100 artisti selezionati da Vittorio Sgarbi”;
Torino-Museo Miit; inoltre in Valcamonica (Convegni internazionali di
Arte Preistorica), in Austria, Ungheria, Slovenia. E’ inoltre
Accademico delle Avanguardie Artistiche e fa parte dell’Accademia
de “ i 500” per le Arti Scienze e Cultura-Roma, in qualità di
Accademico di Merito, esponente del mondo artistico e culturale
italiano.
“La scultura primitiva, simbolica e
fortemente evocativa di Bernarda è come una memoria che viene fuori
dalle tenebre – spiega Elisa Polidori del Polo Museale Diocesano di
Gubbio - il mondo di ieri, che riguarda anche l’arte preistorica,
riemerge come ricordo prenatale.” Questa è la via dell’Arte, che
piace quando ci ricorda qualcosa che sapevamo già. Si rivela così
fine conoscitrice del linguaggio dei primordi, assimilato attraverso
numerose ricognizioni in siti archeologici e liberamente interpretato
con una sensibilità contemporanea, l’artista tarcentina offre
un’ampia carrellata delle sue creazioni che rimandano
all’originario legame tra Uomo e Cosmo. Slanciandosi in verticale,
come dolmen e menhir, oppure in orizzontale, le sculture della
Visentini spesso si rifanno agli sviluppi architettonici di camere e
templi megalitici. Sapori arcaici hanno anche le tante forme ispirate
alla cultura mediterranea della “Dea madre”. Su tutto, una teoria
di segni incisi nella materia: sono gli “psicogrammi”, che la
stessa artista definisce come le tracce “informali” generate
dalle sue emozioni, oppure gli “ideogrammi”, cioè le cifre d’un
pensiero atavico che ha attraversato i millenni per comunicare con
l’umanità d’oggi in forma di rete, losanga, spirale, chevron,
cerchio o serpente. La mostra organizzata e promossa dal Polo Museale
Diocesano di Gubbio sarà aperta al pubblico nei giorni ed orari di
apertura della chiesa, con ingresso libero.
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