di FRANCO RUSSO
Giovedì sera 11
giugno 2015 a Caltanissetta, nella Sala conferenze di Palazzo
Moncada, ha avuto luogo la “posa della prima pietra” del “Museo
d’arte contemporanea”, voluto dal Rotary Club di Caltanissetta e
dal suo Presidente dott. Giuseppe Giannone.
Bisogna precisare
che l’espressione usata è solo un eufemismo perché il nuovo Museo
non esiste ancora in quanto verrà realizzato nei locali dell’ex
rifugio antiaereo della “salita Matteotti”, nel quadro dei lavori
in essere per la realizzazione della “grande piazza”.
L’iniziativa, infatti, ha inteso realizzare solo un primo nucleo
dell’istituendo Museo attraverso il “passaggio di consegne” di
alcune opere di artisti nisseni affermati, tra il Rotary Club che li
deteneva ed il Comune di Caltanissetta, che li ha presi in consegna
tramite il suo Sindaco Dott. Giovanni Ruvolo.
Le opere donate
alla città dai loro autori, avevano fatto parte di una Mostra dal
titolo “Colore e anima di Sicilia”, inaugurata il 27 marzo scorso
a Palazzo Moncada, sede del Museo Civico Tripisciano, rimasta aperta
fino al 9 aprile per offrire ai visitatori uno spaccato della realtà
siciliana attraverso le interpretazioni personali degli artisti.
Hanno esposto, per l’astrattismo, Silvana Lunetta, Peppe Butera,
Totò Amico; Giuseppe Burgio, autore anche di un interessante libro
sulla città, e lo scultore Michele Valenza. Per le arti grafiche,
le opere di Nicolò d’Alessandro, Liliana Conti Cammarata; le
storie di Sicilia di Pippo Madè; le astrazioni suggestive della
“passione di Cristo” rese da Salvatore Vitale; le tele di Andrea
Vizzini, intrise di enigmi teoretici; i colori tenui di Floriana
Rampanti; le acqueforti di Francesco Guadagnuolo sul dramma de “La
Bottega dell’Orefice” scritta dal Papa Giovanni Paolo II. Questa
cartella riscosse negli anni ottanta un enorme successo sia a Roma
che nelle tantissime città dove è stata presentata, per il
valore simbolico dato dall’interpretazione del mistero da parte
dell’artista nisseno in rapporto con la sfera spirituale,
religiosa, morale dell’esistenza, come ebbe a rilevare, in uno
dei suoi saggi, anche il filosofo nisseno Rosario Assunto, di cui
ricorre quest’anno il centenario dalla nascita. L’ultima sala,
invece, ospitava le originali ceramiche di Giacomo Alessi.
Francesco Guadagnuolo riveste anche un invidiabile primato tra gli
artisti viventi: le sue opere sono già presenti in diversi Musei
italiani e stranieri tra cui nel Museo Civico di Caltanissetta, sua
città natale, insieme alle sculture degli scultori Michele
Tripisciano (1860-1913) e Giuseppe Frattallone (1833-1874). Si
tratta della collezione ad oggi, di 23 ritratti che raffigurano gli
“Uomini illustri di Caltanissetta”, realizzati tra il 1978 e il
1979 di proprietà del Comune. Questi quadri, infatti, compongono –
a parere di critici ed osservatori che hanno visitato l’esposizione
museale – una collezione di particolare pregio perché oltre a far
conoscere personaggi nisseni del passato che hanno raggiunto la
notorietà, rivelano il talento dell’artista già al suo esordio
giovanile. Infatti, in quei ritratti si profila la straordinaria
forza di carattere di un giovane pittore combattuto fra la passione
per l’arte ed il bisogno di identificare il senso della vita.
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