di STEFANO FABRIZI
Una vita per l’arte. Carlo
Iacomucci, nato nella terra di Raffaello e Bramante, fin dalle sue prime
esperienze scolastiche si è indirizzato verso gli studi artistici, campo che non
ha più lasciato tra insegnamento e produzione di opere. Una delle ultime è collocata nella sede
dell’Azienda Pubblica Servizi alla Persona presso Villa Cozza a Macerata. Si tratta di una composizione mista di
acrilico, stucchi e grafite su tavola multistrati di notevole dimensioni
eseguita appositamente per il Centro: sono due tavole-pagine che raccontano di
visioni crepuscolari, oniricità e fantasia metafisica. Iacomucci racconta che da giovane viveva in
un ambiente naturale circondato da campi e da boschi in una famiglia semplice e
umile ad un paio di chilometri da Urbino: “Ho assorbito molto i valori e
l’importanza dei rapporti umani, il rispetto verso la natura circostante che ci
aiuta a star bene con i colori e i profumi che ogni giorno ci offre. Su questo vorrei sottolineare che la mia
ricerca artistica si è basata molto, oltre che alla poetica del segno, anche
sulla presenza di un personaggio, di un ombrello e di un cappello come
protettori. Ognuno di essi, nel proprio
mondo, difendono o proteggono da qualche cosa, essere umano compreso”. L’artista tiene a sottolineare che si
ritiene prima incisore e poi pittore tant’è che sul suo tavolo ci sono delle
lastre di zinco che sta incidendo con punte di acciaio, e a volte, anche col
bulino. “Alterno questi spazi – dice –
con la pittura, e ora, sto ultimando appunto
un’opera pittorica per la collezione Art Museum di Phoenix, in
Arizona”. E se gli si parla di fatica,
Iacomucci si schernisce: “La vera arte è anche fatica, in particolar modo se
parliamo dell’incisione calcografica che comporta la preparazione di una lastra,
la sua incisione, l’acidatura, l’inchiostrazione e per finire, alcune prove di
stampa al torchio a mano. E a proposito
dell’incisione, presto parteciperò ad un paio di tavole rotonde dove illustrerò
le caratteristiche delle tre tecniche dell’incisione. Inoltre sarò impegnato alla realizzazione do
un’opera per una mostra, nel 2015, a Savona in omaggio alla pittrice messicana
Frida Kalho”. Nei diversi anni della sua
attività artistica, Iacomucci ha sempre
nutrito un vivo interesse per gli ex libris, pertanto viene segnalato tra 20
artisti internazionali dallo storico degli ex libris Gian Carlo Torre e alcune
sue opere sono state inserite nel libro d’arte edito da Artur Mario Da Mota
Miranda “Contemporary International Ex Libris Artists” in Portogallo. Durante questo anno è stato presentato presso
la Libreria Del Monte di Macerata il suo nuovo libro d’arte “Armonie e
Contrappunto”, curato dal
grafico-editore Acerbotti, con un testo critico di Mauro Carrera di Parma,
(edizione limitata in 15 esemplari stampati più 5 prove d’autore; ciascuna copia
è impreziosita da un’opera originale firmata dall’artista).
E nel maggio 2014 presso la Sala
Protomoteca del Campidoglio riceve il riconoscimento-premio per le arti visive
come “Marchigiano dell’Anno” a cura del Cesma – Centro Studi Marche di Roma.
Il maestro Carlo Iacomucci nasce
a Urbino nel 1949, vive e opera a Macerata.
Con serietà e costanza ha potuto per gradi e per avvio naturale
avvicinarsi alla grande tradizione della scuola urbinate che porta avanti da
circa 40 anni. Nella sua città natale riceve la prima formazione artistica e
culturale presso l’Istituto Statale d’Arte, meglio noto come Scuola del Libro.
per info: tel: 320.0361833 - www.carloiacomucci.it
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