Retrospettiva a dieci anni dalla
morte del più grande scultore bolognese del ‘900
20 gennaio - 28 febbraio
2015
La Galleria Maurizio Nobile
apre l’anno con due importanti appuntamenti che raccontano
l’artista Luciano Minguzzi attraverso una grande
retrospettiva pensata in occasione dei dieci anni dalla morte. Le opere del
Minguzzi, il più importante scultore bolognese del
Novecento, saranno presentate ad Arte Fiera e, con una più ricca
selezione di opere, alla Galleria Maurizio Nobile di
Bologna.
Minguzzi è forse l’artista che coniuga al
meglio la tradizione artistica locale con le moderne tendenze espressioniste e
cubiste europee;
formatosi all’Accademia delle Belle Arti di Bologna sotto la guida di Giorgio
Morandi, Ercole Drei e Roberto Longhi studiò gli
scultori bolognesi e fiorentini del primo Rinascimento e i moderni
Medardo Rosso, Arturo Martini, Marino Marini e Giacomo
Manzù che gli offrirono una forte carica di ispirazione.
I suoi studi, uniti
ad un soggiorno parigino che si dimostra tappa fondamentale nella
sua formazione, qui infatti avrà l'opportunità di vedere le opere
dei grandi maestri del passato e dei principali artisti contemporanei,
lo porteranno ad
affinare le sue capacità artistiche e ad imporsi nel panorama internazionale
per le sue qualità espressive e narrative, caratterizzate da dinamismo delle
forme e, talvolta, dalla tendenza all’astrazione poetica.
La carriera artistica del
Minguzzi, riconosciuta a livello internazionale, fu costellata di
premi e riconoscimenti e le sue opere sono conservate nelle collezioni
private e nei musei di tutto il mondo.
Le opere in mostra, quasi cinquanta in
totale tra quelle esposte alla Galleria Maurizio Nobile e ad Arte Fiera,
provengono da prestigiose collezioni italiane, tra le quali quella
degli eredi diretti del Minguzzi; in particolare all’interno di
quest’ultima sono conservati alcuni inediti, soprattutto disegni
preparatori, e le sculture che l’artista aveva deciso di conservare per sé fino
alla morte.
La scelta curatoriale
si è focalizzata sia sulla produzione scultorea sia su
quella grafica al fine di presentare, attraverso entrambe le forme
espressive, quel “dialogo” tra i differenti medium, la cui importanza e
forza la critica ha già messo in valore.
Il confronto diretto tra
disegno e scultura permette di apprezzare l’interessante elaborazione libera
e spontanea del Minguzzi che avviene prima, ma a volte anche
in maniera parallela, nell’ambito grafico e poi in scultura. La scelta delle
opere vorrebbe infatti suggerire anche questa direzione.
Non vi saranno solo progetti
grafici, ma anche, quando si è potuto reperirli, dei bozzetti
preparatori in gesso e terracotta di alcune delle sue più importanti
opere. E’ questo il caso della Contorsionista. Tema più
volte affrontato dall’artista, che lo ha portato a rielaborare a
più riprese l’idea iniziale e di cui la galleria Maurizio Nobile vorrebbe
esporre uno studio grafico, la terracotta preparatoria e il monumentale bronzo.
Saranno poi presenti in mostra
alcune delle opere più importanti dello scultore che ripropongono
quello che è stato il suo percorso artistico attraverso le opere che egli
stesso, decidendo di far entrare nella sua collezione personale, riteneva più
vicine alla sua poetica interiore. Si tratta di opere imprescindibili per la
conoscenza dello scultore e significative per la storia della
scultura italiana.
L’evento è stato realizzato con il
patrocinio di Ascom e con la collaborazione della Fondazione
Luciano Minguzzi di Milano.
Curatori della mostra: Laura
Marchesini, Luca Minguzzi, Maurizio
Nobile.
Biografia
Luciano Minguzzi
Bolognese
di nascita (24 maggio 1911), Luciano Minguzzi, formatosi
all’Accademia di Belle Arti della sua città con Giorgio Morandi ed Ercole
Drei, consegue rapidamente una piena conquista delle sue originali
e multiformi possibilità espressive, come attesteranno i numerosissimi premi, in
ambito nazionale e internazionale, riportati durante l’intero arco della sua
carriera e già a partire dal 1943. Espone nel 1934 per la prima
volta alla XIX Biennale di Venezia e, nel 1939, alla Quadriennale
d'Arte di Roma. Ritorna a Venezia nel 1942 dove è presente con una
sala personale alla XXIII Biennale di Venezia. Nel 1949 tiene una mostra al
Museo dell'Athénée di Ginevra e, l'anno dopo, invitato alla XXV
Biennale di Venezia con un gruppo di opere, ottiene il Gran Premio
della Scultura. Nel secondo dopoguerra si trasferisce a Milano dove, per quasi
vent’anni (1956-1974), terrà la cattedra di scultura all’Accademia di Brera. Nel
capoluogo lombardo, calato in un contesto aperto alle
sperimentazioni e alle suggestioni provenienti dai centri di elaborazione
artistica internazionali, Minguzzi porterà avanti le sue ricerche,
corrispondendo con opere mirabili alle tante commissioni pubbliche e private.
Nel 1958 è vincitore del concorso per la V Porta del Duomo di Milano, che
verrà inaugurata nel 1965. Nel 1952 partecipa con una personale
alla Biennale di Venezia e la giuria internazionale gli assegna un
Premio Aggiunto per la Scultura. Nel 1956 espone alla Quadriennale di Roma, al
Museo Rodin di Parigi e alla Viviano
Gallery di New York. Nel 1964 è nominato insegnante di scultura
alla Sommer Academy di Salisburgo. Nel 1970 riceve
l'incarico da Paolo VI per la realizzazione della Porta del Bene e
del Male per la Basilica in San Pietro in Vaticano, opera alla quale lavorerà
per sette anni. Nel 1996 nasce a Milano la Fondazione Museo Luciano
Minguzzi. L’artista muore a Milano nel
2004.
Galleria Maurizio Nobile
Bologna
Via Santo Stefano, 19/a - 40125
Bologna
Arte
Fiera, 23/26
gennaio 2015
Galleria Maurizio
Nobile
Vernissage sabato 17 gennaio 2015, ore
17.00
Date di apertura: 20 gennaio/28
febbraio 2015
Orari: martedì-sabato
11-19
Apertura straordinaria per Art
White Night
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