di Francesco Lenoci Segretario Generale del
Premio Donato Menichella
Docente Università
Cattolica del Sacro Cuore – Milano
Premesso
che tutte le edizioni hanno avuto luogo a Roma, la prima edizione si
svolse il 4 dicembre 2003 presso la sede della Treccani.
Altre
sedi sono state la Biblioteca della Camera e la Biblioteca del
Senato.
Oltre
alla città di Roma, tutte le edizioni hanno avuto una caratteristica
in comune: non sono mai stati momenti meramente celebrativi, ma
sempre incontri fortemente propositivi.
La
conferma arriva da Il Sole 24 Ore di oggi, che inserisce questo
Premio nella cornice “Politiche per la crescita”.
In
questi undici anni non sono certo mancati ricordi ed emozioni.
In
relazione a due temi attualmente dibattuti, quali il miglioramento
dell’erogazione dei prestiti bancari e la ripresa della crescita,
mi limito a rammentarne due.
La
prima emozione concerne l’apprezzamento che Donato Menichella
espresse a piccole istituzioni creditizie sollecite nel sostenere le
attività locali, menzionato da Mario Sarcinelli in occasione della
Quarta Edizione del Premio.
“Se
saprete scegliere. . . .con amore e con avveduta intelligenza. . .
.se saprete congiungere queste due finalità – prosperità
economica ed elevazione sociale – così com’è nel vostro dovere,
voi avrete certamente interpretato fedelmente le visioni che ci
guidano e avrete servito non solo l’interesse vostro ma anche
l’interesse dell’intero Paese”.
Donato
Menichella apparteneva alla categoria degli “uomini di azione
economica”.
Un uomo
di azione economica che ha sempre saputo e sempre ha fatto sapere che
risparmio e sviluppo economico significano anche crescita civile,
vale a dire partecipazione di tutti ai frutti positivi del progresso,
a livello locale, nazionale e internazionale.
La
seconda emozione risale alla Dodicesima Edizione.
“Se a
noi non sarà dato di raccogliere i frutti dell’azione risolutiva
che caratterizzerà i prossimi anni, ci rimarrà pur sempre la
soddisfazione di aver compiuto il nostro dovere, preparando ai nuovi
compiti la generazione che ci seguirà ed apprestando, con vigile
cura, le attuali strutture del sistema creditizio, impresa anch’essa
che non è stata agevole, se si considera la condizione di cose che
per gravi eventi ereditammo dalla generazione precedente la nostra”.
Sono
parole di Donato Menichella.
Sono
parole che il Governatore di Banca d’Italia Donato Menichella
pronunciò nel maggio del 1960 al termine delle “Considerazioni
finali”.
Sono
parole che illuminano bene il percorso di una vita professionale
svolta con la consapevolezza di aver agito lungo un binario di
tecnica e competenza, con finalità e interessi superiori,
nell’ambito di una missione storica per il bene del proprio Paese.
Permettetemi
di aggiungere, ai vari momenti di quella vita professionale ricordati
da Antonio Patuelli, altri tre ricordi.
1944
– Il Capitano statunitense Kamarck scrisse di lui: “Le mie
conversazioni con il dottor Menichella mi avevano insegnato ad
apprezzarlo, a rispettarlo e a riporre in lui la mia fiducia. Il
memoriale di Menichella era logico e convincente”.
11
gennaio 1960 – Il Financial
Times conferì alla Lira l’Oscar delle
Monete per il 1959.
1961
– Il Financial Times
conferì a Donato Menichella l’Oscar quale Most
Successful Central Banker per il 1960.
Io non
ho avuto la fortuna di conoscere di persona Donato Menichella. Ma ho
avuto l’enorme privilegio di imparare a conoscerlo attraverso il
grande rispetto che di lui hanno avuto tutti i premiati, nel suo
nome, per gli studi socio-economici: Pierluigi Ciocca (2003), Mario
Sarcinelli (2004), Giuseppe Guarino (2005), Gianni Toniolo (2006),
Vincenzo Desario (2007), Paolo Baratta (2008), Paolo Savona (2009),
Guido Rey (2010), Marcello De Cecco (2011), Valerio Onida (2012),
Anna Maria Tarantola (2013), Salvatore Rossi (febbraio 2014).
Da loro
ho appreso che Donato Menichella sosteneva che “Occorre provvedere
al presente . . . .per amore del futuro”.
A loro
dedico una frase tanto cara a Donato Menichella, ricordata da Carlo
Azeglio Ciampi il 20 settembre 2001, in occasione della visita alla
Regione Basilicata: “Il futuro nostro, dei nostri figli . . . .sta
in noi, in tutti noi”.
Con
loro - siamo riuniti presso la meravigliosa Sala della Clemenza
proprio per vivere con spirito propositivo il 13° Premio “Donato
Menichella” - ci sarà tra pochi minuti Mario Cera, giusto il tempo
di farci apprezzare, dopo la laudatio
di Ferruccio Dardanello, la sua lectio
magistralis: “Il buon governo delle banche
tra autonomia privata e vigilanze pubbliche”.
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Riconoscimenti
della Tredicesima Edizione del Premio “Donato Menichella”
XIII
Premio “Donato Menichella” per gli studi socio-economici a
MARIO
CERA
Per il
suo ruolo di brillante docente di Diritto Bancario e di Diritto
Commerciale presso l’Università degli Studi di Pavia.
Per il
prezioso contributo fornito alla soluzione di vari problemi di
Diritto Societario e di Diritto dell’Intermediazione Finanziaria,
mediante la pubblicazione di numerosi saggi e la partecipazione a
importanti iniziative, nonché la costituzione di Associazioni e
Riviste per l’analisi giuridica delle Scienze Economiche e
Bancarie.
Medaglia
d’Oro di Nuove Proposte a
FONDAZIONE
CARIPLO
Per
aver inteso la Cultura quale momento di aggregazione sociale e
stimolo allo sviluppo e al progresso.
Sostenendo
e patrocinando, quindi, iniziative orientate al benessere e alla
qualità della vita delle persone, alla crescita e alla
valorizzazione dei giovani, al welfare
di comunità, vale a dire a coesione sociale e a condivisione dei
beni comuni.
Testimonianza
di Nuove Proposte a
PIETRO
VITO CHIRULLI
Per il
suo mecenatismo imprenditoriale a favore, in particolare, di
iniziative orientate alla Sostenibilità, quali la conservazione e la
valorizzazione del territorio, l’uso razionale dell’energia, la
promozione delle fonti rinnovabili e della cultura imprenditoriale
tra i giovani.
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