C'e' anche un dipinto sconosciuto di Marc Chagall tra i quadri del 'tesoro di Hitler' ritrovati in un appartamento di Monaco, un'opera giudicata "di valore storico e artistico particolarmente alto". Lo ha reso noto Meike Hoffmann, lo storico dell'arte che sta collaborando con la polizia tedesca nelle indagini sui capolavori trafugati dai nazisti e rimasti nascosti per oltre mezzo secolo.
Il quadro di Chagall, una scena allegorica, e' datato intorno al 1920. Tra i capolavori non conosciuti, anche un'opera di Otto Dix, un raro autoritratto dell'artista dipinto nel 1919, nonche' opere di Picasso e Matisse. Hoffmann ha tenuto oggi una conferenza stampa alla procura generale di Augusta, mostrando diapositive dei dipinti, ritrovati a casa dell'eccentrico anziano: Cornelius Gurlitt, figlio di Hildebrand, un noto gallerista dell'epoca nazista. Il procuratore di Augusta, Reinhard Nemetz, ha fornito oggi i numeri esatti delle opere: 1.285 dipinti senza cornice, 121 dipinti incorniciati, schizzi e stampe, alcune risalenti al XVI secolo. Hildebrand Gurlitt era stato uno degli esperti d'arte a cui i nazisti affidarono il compito di vendere il tesoro: opere trafugate ai collezionisti ebrei, a volte comprate a prezzi irrisori da ebrei in fuga che cosi' pagavano il prezzo della loro liberta' o sequestrato agli artisti dell'avanguardia considerati 'degenerati'. Un vero e proprio 'tesoro' di opere d'arte del valore complessivo di un miliardo di sterline, oltre un miliardo di euro: capolavori di artisti come Picasso, Matisse, Renoir e Chagall che si riteneva fossero andati perduti. Le opere, che molti pensavano fossero state addirittura distrutte durante un bombardamento nella seconda guerra mondiale, sono state ritrovate all'interno di un dimesso appartamento di Monaco di Baviera, in stanze in disordine e polverose, in mezzo a scatole di cibo andato a male. Gurlitt figlio li ha tenuti nascosti per anni, vendendone uno ogni tanto. Cornelius era stato pero' fermato dalla polizia finanziaria tedesca nel 2011 e scoperto in possesso di un'ingente somma in contanti; e da li' e' cominciata un'indagine che ha portato alla perquisizione dell'appartamento e al sequestro dei capolavori. A scoprire il mistero delle opere scomparse e' stato il magazine tedesco Focus che ha fatto luce sull'inchiesta della polizia finora tenuta nascosta. Gli investigatori, secondo Focus, avrebbero anche ritrovato un deposito bancario di Cornelius Gurlitt con circa mezzo milione di euro depositati, probabilmente il frutto delle vendite dei capolavori nel corso del tempo. (AGI) .
Il quadro di Chagall, una scena allegorica, e' datato intorno al 1920. Tra i capolavori non conosciuti, anche un'opera di Otto Dix, un raro autoritratto dell'artista dipinto nel 1919, nonche' opere di Picasso e Matisse. Hoffmann ha tenuto oggi una conferenza stampa alla procura generale di Augusta, mostrando diapositive dei dipinti, ritrovati a casa dell'eccentrico anziano: Cornelius Gurlitt, figlio di Hildebrand, un noto gallerista dell'epoca nazista. Il procuratore di Augusta, Reinhard Nemetz, ha fornito oggi i numeri esatti delle opere: 1.285 dipinti senza cornice, 121 dipinti incorniciati, schizzi e stampe, alcune risalenti al XVI secolo. Hildebrand Gurlitt era stato uno degli esperti d'arte a cui i nazisti affidarono il compito di vendere il tesoro: opere trafugate ai collezionisti ebrei, a volte comprate a prezzi irrisori da ebrei in fuga che cosi' pagavano il prezzo della loro liberta' o sequestrato agli artisti dell'avanguardia considerati 'degenerati'. Un vero e proprio 'tesoro' di opere d'arte del valore complessivo di un miliardo di sterline, oltre un miliardo di euro: capolavori di artisti come Picasso, Matisse, Renoir e Chagall che si riteneva fossero andati perduti. Le opere, che molti pensavano fossero state addirittura distrutte durante un bombardamento nella seconda guerra mondiale, sono state ritrovate all'interno di un dimesso appartamento di Monaco di Baviera, in stanze in disordine e polverose, in mezzo a scatole di cibo andato a male. Gurlitt figlio li ha tenuti nascosti per anni, vendendone uno ogni tanto. Cornelius era stato pero' fermato dalla polizia finanziaria tedesca nel 2011 e scoperto in possesso di un'ingente somma in contanti; e da li' e' cominciata un'indagine che ha portato alla perquisizione dell'appartamento e al sequestro dei capolavori. A scoprire il mistero delle opere scomparse e' stato il magazine tedesco Focus che ha fatto luce sull'inchiesta della polizia finora tenuta nascosta. Gli investigatori, secondo Focus, avrebbero anche ritrovato un deposito bancario di Cornelius Gurlitt con circa mezzo milione di euro depositati, probabilmente il frutto delle vendite dei capolavori nel corso del tempo. (AGI) .
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