Scultrice inglese Jill Rock che, dal 7 maggio al 2 giugno, percorrerà la
Valle Caffarella nel Parco Regionale dell'Appia Antica recuperando
materiali grezzi organici dalla vegetazione con i quali realizzerà le sue
sculture "biologiche". Davvero un'arte singolare che può destare interesse e
curiosità.
Nella
Valle della Caffarella si specchia la storia di Roma, della città e della
cultura, delle genti che l’hanno popolata e del territorio nel quale si sono
insediate. Situata a ridosso delle Mura Aureliane e compresa fra due direttrici
dell’antichità, la via Latina e la via Appia, la valle fu teatro di miti e
leggende forse suggeriti dai morbidi rilievi che ne fanno un confine naturale,
certo dalla presenza dell’Almone, piccolo affluente del Tevere, dai romani
ritenuto fiume sacro sin dai primordi.La scultrice londinese Jill Rock lavorerà presso studio.ra dal 7 maggio fino al 2 giugno 2013 per sviluppare il progetto The Psychogeography of the Caffarella. Il suo percorso partirà dalla Valle della Caffarella e si concluderà a studio.ra con una mostra di opere realizzate durante il mese di maggio nel corso delle sue lunghe camminate nel cuore del Parco Regionale dell’Appia Antica.
Con delicatezza e massimo rispetto per l’ecosistema, Jill proporrà opere d’arte biologiche utilizzando tecniche e materiali grezzi organici scartati o rifiutati naturalmente dalla vegetazione, dall’antico terreno di origine vulcanica e dalle acque del fiume sacro Almone.
Jill
Rock ha dichiarato: “Non si sa ancora di preciso che cosa accadrà,
ma sono stata ispirata della Caffarella l’anno scorso quando ho partecipato alla
mostra PUKI di Reynolds presso studio.ra. Ora sono molto entusiasta e non vedo
l’ora di venire – ho anche un po’ di trepidazione per la prospettiva di operare
nel Parco Archeologico dell’Appia Antica, all’interno della città
eterna.
Approfondite letture mi hanno guidato nel meraviglioso mondo delle filosofie pre-socratiche, con gli antichi miti ambientati presso il lago di Nemi e il Ninfeo Egeria, unitamente al grande interesse per il fascino dei grandi parchi inseriti nelle città moderne.
Ringrazio molto Raffaella Losapio per avermi offerto la meravigliosa opportunità di lavorare liberamente, per creare sculture ed improvvisazioni presso studio.ra.
In questo periodo desidero invitare in galleria altri artisti e tutti gli interessati per confrontare, dialogare, condividere arte, musica, scienza e poesia.”
La storica dell’arte Vittoria Biasi scrive: “Il
circostante con l’invisibile e le sonorità dei luoghi agiscono gli animi,
divenendo occasione per incontri tra le sensazioni del tempo e dello spazio. Le
suggestioni si amplificano, si traducono in linguaggi poetici o plastici. La
letteratura, l’arte visiva e musicale hanno sempre esaltato il potere dello
spazio in cui la mano dell’uomo o della natura si sfidano esteticamente. Il
rapporto con il paesaggio determina il sito e lo stile architettonico, il
paesaggio e la natura entrano nella pittura costruendo una filosofia. La Land
Art ha accompagnato i movimenti rivoluzionari che proponevano l’arte oltre i
sistemi consolidati e fuori dai musei. La poesia degli spazi deserti lavora
sulla dimensione emozionale dell’arte! I parchi, i boschi, i luoghi storici sono
intessuti di un’atmosfera da tradurre in opera.Approfondite letture mi hanno guidato nel meraviglioso mondo delle filosofie pre-socratiche, con gli antichi miti ambientati presso il lago di Nemi e il Ninfeo Egeria, unitamente al grande interesse per il fascino dei grandi parchi inseriti nelle città moderne.
Ringrazio molto Raffaella Losapio per avermi offerto la meravigliosa opportunità di lavorare liberamente, per creare sculture ed improvvisazioni presso studio.ra.
In questo periodo desidero invitare in galleria altri artisti e tutti gli interessati per confrontare, dialogare, condividere arte, musica, scienza e poesia.”
Con questa disposizione Jill Rock trascorrerà un periodo nel Parco della Caffarella, luogo a lei caro, per analizzare, esaminare le emozioni, le simbologie del luogo. Il rapporto con lo spazio naturale di una storia è parte del progetto da elaborare.
Chiarita la metodologia della ‘promenade’ ripetuta giornalmente vi è il problema ideologico di ritrovare e tradurre il valore del luogo, secondo una poetica che l’artista Jill Rock ha costruito con l’esperienza del confronto in molte parti di mondo.
Studio.ra è il luogo di riferimento e di esposizione delle opere nate dal particolare incontro: ascoltare lo spazio, trovare il linguaggio che lo traduce e che corrisponde all’intuizione emotiva. È questo il principio essenziale per elaborare delle opere che entrano nella memoria.”
Questa esperienza artistica di Jill Rock, aperta a tutti, incontra e si confronta con gli artisti che desiderano intervenire. Seguirà una conferenza-dibattito su questa nuova opportunità di stimoli creativi e di grande impatto emotivo per la sua capacità di integrare arte, ecologia, storia, scienza, poesia e mistero in modo originale ed innovativo.
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