di Lino Manocchia
Anthony Dominick Benedetto, al secolo Tony Bennett, attore, cantante, artista, nato il 3 agosto 1926 da padre calabrese e mamma abruzzese, e’ considerato l’ultimo grande “crooner” americano, dopo la
Anthony Dominick Benedetto, al secolo Tony Bennett, attore, cantante, artista, nato il 3 agosto 1926 da padre calabrese e mamma abruzzese, e’ considerato l’ultimo grande “crooner” americano, dopo la
morte di Frank
Sinatra, Dean Martin e Perry Como.
Lo incontrammo,
insieme al grande Sugar Ray Robinson, la sera della “prima mondiale”di “Guerra
e Pace” di Dino De Laurentiis e Carlo Ponti. Tra il timido e il confuso, al
microfono Rai mi preciso’ che lui parlava "nu pocarello italiano, co li
parenti”.
Diretta
e spontanea fu la mia domanda: Dimmi Antony, come mai hai cambiato il tuo
cognome?
“Questa
e’ la storia degli italiani, quando arrivavano ad Ellis Island” (il portale
che introduceva gli emigranti in America n.d.r.). I “police”che non capivano i
vari dialetti, cambiavano i nomi a modo loro e quando
uno
andava a cercare lavoro,i padroni indicavano il nome che avrebbero dovuto
usare.” Ma lu nome mio me lo cagno’ n’ attore americano”
La conversazione
s’arresto’ qui. Arrivavano attori, giornalisti, produttori per la presentazione
del film e il tempo s’accorciava, ma in seguito si presento’ un’altra
occasione per parlare un po’ delle avventure di
questo grande
"crooner” la cui vita e’ una cornucopia di avvenimenti, episodi belli e non, che
gli arricchiscono il "curriculum”.
Tony ha raccolto un
fiume di preziose riconoscenze, come la stella di “Hollywood Walk of Fame,
(1960) Big Band and Jazz Hall of Fame”, (1997),il Grammy Lifetime Achivement
Award (2001)) e il Long Island Music Hall of Fame per le canzoni “I lef my
heart in San Francisco”, “Because of you” e“Wonderfull”, ma nel contempo Bennett
“stenta a descrivere l’importanza dell’Award ricevuto al Kennedy Center
allorche’ l’ex Presidente George Bush, nel 2005, gli consegno’, insieme ad altri
noti artisti, la medaglia presidenziale.
“Mi considero un
buon cittadino, pronto a servire la Patria, ma non ho la forza per descrivere la
mia gioia”, diceva.
Tony,
chi ti “scopri” ed aiuto’ ad entrare nel regno della musica?
“La
nota interprete jazz ed attrice a Broadway, Pearl Balei, mi invito’ a cantare in
apertura di una sua esibizione al Greenwich Village. Allo spettacolo intervene
anche il comico Bob Hope che mi consiglio’ di
cambiare il mio
nome in Tony Bennett” Ti portera’ fortuna, mi disse’”.
Il suo primo
successo commerciale fu “Because of you”, che ottenne un altissimo gradimento
nei juke box, restando al primo posto nelle classifiche per oltre 3
mesi.
Ed
hai avuto l’onore di cantare con l’orchesta di Count Basie con la quale hai
pubblicato vari album...
“Oggi
posso dire di aver venduto oltre 50 milioni di record ed altrettanti album. Si
vede che la mia musica piace, non ti sembra?”
Hai
avuto modo anche di vedere “nuda” la nota Lady Gaga? Tony ci spieghi come e’
avvenuto?
“Ci
incontrammo con la madre, il padre ed il fidanzato di lei e chiesi se fosse
interessata a un duetto. Lei mi guardo’ negli occhi e disse: ”Faccio cio’ che mi
chiedi di fare. Sono a tua disposizione.”
Poi Tony
aggiunge: “Ero in attesa, in uno studio per provare la canzone “The Lady is a
Tramp” con la Gaga quando la produttrice Anne Lebowitz ordino’ a Gaga di
spogliarsi e in un batter d’occhio mi apparve il magnifico corpo della ragazza
la quale spiego’ che stava filmando una serie per “Vanity Fair”. Io arrossii, ma
confesso che malgrado i miei 85 anni sono in grado di valutare le bellezze
femminili”. Comunque Tony e Gaga hanno inciso la canzone che sta navigando
sulle alte onde del successo.
Con grande gradita
sorpresa gli appassionati di musica hanno potuto ammirare la trasmissione di
“Great performances” dei “duetti”, interprete principale Tony Bennet con le piu’
brave e belle star americane oltre a Lady Gaga, da Aretha Franklyn a Natalie
Cole, e altre star internazionali, tra cui il nostro Andrea Bocelli, presentando
i successi del mondo artistico americano.
E di particolare
emozione, alla luce dei fatti, il duetto con Amy Winehouse, il 14 set 2011, prima della morte della straordinaria
cantante (nella foto con il
crooner). "Sapeva che non
sarebbe vissuta a lungo", ha avuto modo di confessare pubblicamente Tony, il
cui album Duets contiene l'ultimo brano inciso in vita dalla Winehouse.
A proposito dei suoi duetti
Bennett esclama:
”Peccato, un duetto simile con Frank Sinatra avrebbe superato ogni successo,
ma Sinatra non pote’ vedere realizzato il suo sogno perche’ si spense nel 1998“.
Avrei voluto esaudire il desiderio del “paesano” ricambiandolo per una
intervista con Life nel 1965, nella quale Frank affermava di “considerarmi il
piu’ grande cantante dello show business e che ne restava incantato ogni
qualvolta che mi guardava esibirmi”.
Oggi il crooner
viaggia insieme al figlio Donny, oggi direttore d'orchestra e suo fido manager
che controlla il lavoro del prolifico genitore e la sua ingente proprieta’,
comprese le pitture personali molto in voga.
Tony
quando dirai “alt” alla tua voce?
“Quando la voce
fa qualche scherzo” confessa ”mi ritiro nello studio e creo pitture che
il pubblico accetta con mia grande soddisfazione” e conclude: ”Io
continuo ad esibirmi e continuerò a cantare finche’ ne avro’ la
forza”
Auguri, Anthony
Benedetto!
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