Macerata, cittadinanza onoraria per Ferretti - Lo Schiavo

"Sono molto contento - ha affermato Dante Ferretti - di aver preso la cittadinanza onoraria. Oggi sono rinato. Macerata per me è stata sempre importante"



Accolti dal sindaco Romano Carancini, i coniugi Ferretti - Lo Schiavo hanno fatto il loro ingresso nella sala consiliare alle 19 in punto, accolti da un lunghissimo applauso che la città di Macerata, rappresentata dalle autorità, dagli amici di una vita e dai cittadini, ha voluto tributargli.
E' iniziata così la serata ufficiale degli scenografi più volte premi Oscar organizzata dall'Amministrazione e dal Consiglio comunale in occasione della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria.


Dopo un breve colloquio informale nella sala di rappresentanza del primo cittadino, alla presenza dell'intera Giunta, degli assessori alla cultura della Regione Marche e della Provincia, rispettivamente  Pietro Marcolini e Massimiliano Sport Bianchini e dei giornalisti, Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo hanno incontrato anche il vescovo Monsignr Claudio Giuliodori, il Prefetto Pietro Giardina  e il questore Roberto Gentile.
A dare il la alla cerimonia nella sala consiliare è stato il presidente Romano Mari che, dopo le parole di benvenuto, ha dato lettura della delibera con cui il Consiglio comunale ha conferito il prezioso riconoscimento ai due artisti con le seguenti motivazioni: "Per l'inestimabile contributo offerto alla diffusione dell'arte italiana attraverso la creazione di un immaginario cinematografico di immenso valore, per le straordinarie qualità artistiche e professionali riconosciute e premiate ai più alti livelli internazionali, orgoglio e vanto della cultura italiana nel mondo, per la vicinanza che hanno sempre dimostrato alla città di Macerata e alle sue più alte espressioni culturali e artistiche".
Parole  riprese anche dal sindaco Romano Carancini  che nel suo discorso di benvenuto parlando di Dante Ferretti ha detto "è un membro della nostra comunità al quale è legato da un rapporto di affetto profondissimo, viscerale e autentico. Un sentimento che condivide con sua moglie Francesca Lo Schiavo, non dimenticando mai di essere maceratese: un'appartenenza testimoniata sempre nei comportamenti umili ma nello stesso tempo fermi.
Ferretti ha portato  il nome di Macerata, la nostra città, agli  estremi confini dell'universo artistico. Grazie a lui, tutti nel mondo dello spettacolo, sanno dov'è Macerata, cosa rappresenta e quali personalità è in grado di esprimere... Sarebbe pertanto riduttivo e provinciale  - ha proseguito il sindaco - legare soltanto alle sue origini maceratesi questo gigante della cultura italiana e internazionale. Ma Macerata, la sua città, compie oggi l'unico gesto possibile di riconoscimento verso di lui. Anche perché questo grande scenografo si presenta al mondo ogni volta con due peculiarità della nostra terra che ce lo fanno riconoscere come concittadino e compagno di viaggio: l'umiltà, la gentilezza d'animo  e il pudore anche e soprattutto quando parla della propria arte sempre in termini di concretezza, piuttosto che di supposte ispirazioni e di poetiche. Tratti, questi, che sono tipici del carattere maceratese".

Rivolgendosi invece alla moglie Francesca Lo Schiavo il primo cittadino ha affermato: "Francesca Lo Schiavo è da tutti noi considerata una maceratese d'adozione tanto è forte il suo attaccamento alla nostra città. E' lei ad aver fatto del sodalizio con Dante, partner anche nel lavoro, l'arma vincente della propria attività come decoratrice di interni per celebri pellicole.
Espressione straordinaria di ricercatezza, raffinatezza, cura del dettaglio, precisione nella scelta degli elementi scenici, Francesca Lo Schiavo, rappresenta l'altra metà del successo. Un successo suggellato da altri tre premi Oscar. Un'affermazione determinata dall'impegno e la curiosità messi nel lavoro attraverso lunghe ricerche che la portano ogni volta, attraverso gli arredi che rendono vive le scene, a ricostruire un'epoca. Un mondo che però non è soltanto il frutto di una documentazione maniacale, quanto piuttosto della capacità di infondere nelle cose un tocco personale. Francesca Lo Schiavo è un esempio di perfezionismo e creatività che sposta sempre più in là il confine del possibile,  arrivando a soluzioni impreviste quanto originali e fantasiose, elementi che l'hanno condotta ad essere considerata una delle migliori espressioni al mondo nel suo lavoro".
"Provo un'emozione -  ha detto Francesca Lo Schiavo  ringraziando - che mi fa mancare le parole. Ricevere la cittadinanza onoraria da questa città meravigliosa mi inorgoglisce e mi riempie il cuore di gratitudine".  Francesca Lo Schiavo, poi, raccontando del suo attaccamento alla città trasmessole dal marito, ha voluto ricordare la cognata Mariella, morta qualche anno fa e la mamma di Dante "che, sono sicura - ha detto - ci stanno guardando da lassù con orgoglio".
Dulcis in fundo le parole del Maestro Dante Ferretti "Sono molto contento - ha affermato - di aver preso la cittadinanza onoraria. Oggi sono rinato. Macerata per me è stata sempre importante". E Dante Ferretti ha ricordato alcuni episodi della sua infanzia legati al cinema, al padre, ai suoi anni da studente quando a scuola non era bravo e al desiderio di andare a studiare a Roma come scenografo. Desiderio appagato che lo ha portato ai vertici del mondo cinematografico.
La cerimonia si è conclusa tra applausi fragorosi, tanti quanta la stima e il riconoscimento dei maceratesi nei confronti della coppia d'oro del cinema internazionale.
Dante Ferretti nel corso della cerimonia ha ricevuto  da parte dell'assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini, a nome del presidente Gian Mario Spacca, una medaglia di Valerio Trubbiani.
A margine della serata in Comune Dante Ferretti ha ricevuto anche il premio Glomere assegnatogli dall'omonima associazione.

In serata, alle 21.30, al teatro Lauro Rossi Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, hanno preso parte alla serata di apertura del Macerata Opera Festival.
Insieme a loro il direttore artistico Francesco Micheli per ripercorrere la carriera di due scenografi a partire dai maestri e dai registi con i quali ha collaborato Ferretti: Pier Paolo Pasolini, Marco Bellocchio, Elio Petri, Luigi Comencini, Ettore Scola, Franco Zeffirelli, fino a Federico Fellini, maestro anche di Francesca Lo Schiavo.
Proprio allo Sferisterio Dante Ferretti ha fatto il suo debutto alla regia lirica, il 25 luglio 2008, portando in scena Carmen, opera che quest’anno viene riproposta con la direzione di Serena Sinigaglia, seconda donna nella storia dell’arena a ricoprire questo ruolo. In quella regia del 2008, Ferretti h ambientato la storia nella Spagna franchista degli anni ’30, e le scene e i costumi, molto austeri, sono ispirati ai film di grandi maestri del cinema come Rossellini e De Sica.
Il tema del Macerata Opera Festival, “Allievi e Maestri” sarà sviluppato attraverso contributi video che ripercorrono i vari passaggi della carriera e i più grandi successi del duo Ferretti-Lo Schiavo.
(lb)

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