Venezia,la giuria del festival

l'artista visiva e regista finlandese Eija-Liisa Ahtila; il compositore, artista visivo e regista britannico David Byrne; il regista statunitense Todd Haynes; il regista Mario Martone; l'attrice Alba Rohrwacher; il regista e sceneggiatore francese André Techiné.E' stata definita la Giuria internazionale del Concorso della 68. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, presieduta dal regista, produttore e sceneggiatore statunitense Darren Aronofsky.
Ne faranno parte l'artista visiva e regista finlandese Eija-Liisa Ahtila; il compositore, artista visivo e regista britannico David Byrne; il regista statunitense Todd Haynes; il regista Mario Martone; l'attrice Alba Rohrwacher; il regista e sceneggiatore francese André Techiné.
La Giuria assegnerà i premi ufficiali della 68. Mostra, che avrà luogo al Lido dall'31 agosto al 10 settembre, diretta da Marco Mueller e organizzata dalla Biennale di Venezia, presieduta da Paolo Baratta. Nella serata conclusiva della Mostra, la Giuria Internazionale Venezia 68 assegnerà ai lungometraggi in concorso i premi ufficiali: il Leone d'Oro per il miglior film, il Leone d'Argento per la migliore regia, il Premio Speciale della Giuria, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente, l'Osella per il miglior contributo tecnico, l'Osella per la migliore sceneggiatura.
I lavori di Eija-Liisa Ahtila sono stati esposti nei più importanti centri espositivi al mondo, dalla Tate Modern di Londra al MoMA di New York; ha partecipato in due occasioni alla Biennale Arte, nel 1999 con la video-proiezione Lohdutusseremonia (Padiglione dei Paesi nordici) e nel 2005 con l'opera The Hour of Prayer, proiettata su quattro schermi. David Byrne, leader dei Talking Heads negli anni '70 e successivamente creatore dell'etichetta discografica Luaka Bop, che dal '90 lavora su progetti di arte visuale e fotografia esposti in tutto il mondo.
E' stato protagonista insieme ai Talking Heads del film-concerto Stop Making Sense (1984) di Jonathan Demme, regista (nonché interprete/narratore) dell'originale True Stories (1987), compositore di importanti colonne sonore fra cui L'ultimo imperatore (1987) di Bernardo Bertolucci con cui ha vinto l'Oscar, e recentemente ha collaborato con Will Oldham per la colonna sonora del film di Paolo Sorrentino This Must be the Place. Todd Haynes, figura chiave del cinema indipendente, da sempre attratto da interessi artistici e letterari che trapelano nei suoi film, in Concorso a Venezia nel 2007 con I'm Not Here (Io non sono qui, Premio Speciale della Giuria e Coppa Volpi a Cate Blanchett) e nel 2002 con Far From Heaven (Lontano dal Paradiso, Coppa Volpi a Julianne Moore), premiato col Pardo d'oro a Locarno e col Premio della Giuria al Sundance per il film d'esordio Poison (1991).
Mario Martone, in Concorso a Venezia nel 2010 con Noi credevamo, vincitore di 7 David di Donatello e del Nastro d'argento dell'anno, già vincitore a Venezia del Premio della Giuria nel 1992 per l'esordio Morte di un matematico napoletano. Protagonista della scena sperimentale del teatro italiano (tra i fondatori dei gruppi Falso Movimento e Teatri Uniti), ha allestito spettacoli nei maggiori teatri del mondo ed è direttore del Teatro Stabile di Torino. Alba Rohrwacher è stata a Venezia nel 2010 con La solitudine dei numeri primi di Saverio Costanzo (per il quale ha ricevuto il Nastro d'argento come migliore attrice protagonista) e Sorelle mai di Marco Bellocchio, nel 2009 con Io sono l'amore di Luca Guadagnino, nel 2008 con Il papà di Giovanna di Pupi Avati, per il quale ha ricevuto il David di Donatello come migliore attrice protagonista (l'anno precedente lo aveva ricevuto come migliore non protagonista per Giorni e nuvole di Silvio Soldini). André Techiné, uno dei Maestri del cinema d'Oltralpe, Palma d'oro a Cannes per Rendez-vous (1985), esordiente a Venezia nel 1969 con Pauline s'en va dopo un apprendistato critico nei "Cahiers du Cinema", ha scelto Venezia come location del suo ultimo film Impardonnables (2011), presentato a Cannes alla Quinzaine des Realisateurs, con André Dussollier nei panni di Francis, scrittore affermato giunto sull'isola di S. Erasmo per dedicarsi con calma al suo prossimo romanzo.

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