Che differenza c'è tra le tre religioni monoteiste, Cristianesimo, Ebraismo e Islam?

Il teologo Amedeo Gaetani in questo secondo articolo (segue il precedente delle scorsa settima "In cosa differiscono le altre religioni cristiane dalla cattolica?"), spiega la differenza tra le tre religioni monoteiste più importanti del pianeta Terra. Risponderà a domande come: hanno la stessa matrice spirituale e storica? In cosa credono? Come si sono formate?
Il teologo Gaetani, in modo semplice e sintentico illustra le differenze fondamentali e i punti di origine di tre religioni che dominano il mondo spirituale, sociale e politico nel mondo.


 
Incisione di Marco Ciarrocchi - Scultore e pittore Abruzzese -Armageddon
"La classificazione delle tre Religioni, cosi chiamate Monoteiste, in Cristianesimo, Ebraismo ed Islam in effetti è un'operazione fatta in tempi posteriori a seconda delle culture sviluppatesi, da cui queste religioni prendono il nome. In genere si afferma che esse hanno un padre comune che è riconducibile al patriarca Abramo di cui si parla ampiamente nella Bibbia, nel libro della Genesi. L'importanza che si dà a questo personaggio famoso è, dunque, posteriore alle sue stesse gesta. Basti pensare che di Abramo si inizia a mettere per iscritto la vita solo al tempo del primo esilio degli Ebrei del Regno di Israele (Regno del Nord diviso dal Regno del Sud che era il Regno di Giudea) in Babilonia nel 721 a.c. E' questo il periodo dell'inizio della stesura della Bibbia, a cominciare proprio da Genesi. Abramo, secondo la stessa Scrittura, sarebbe vissuto intorno al 1800 a.c. Abbiamo quindi un periodo di 1100 anni dove le notizie storiche su di lui si sono tramandate oralmente. Questa è una premessa necessaria per capire che Israele si autoproclama pubblicamente discendente di Abramo solo quando la Scrittura comincia ad essere conosciuta anche dai popoli vicini, primi fra tutti i Babilonesi presso i quali Israele è in esilio, dopo la deportazione attuata dal Re Sargon II.


Andando a ritroso nel tempo, sappiamo che Abramo è un uomo qualunque appartenente ad una cultura pastorale. Si incammina per cercare una novità alla sua vita di pastore. E' un Caldeo. Esce dalla città di Ur e si incammina senza una fissa mèta seguendo le migrazioni dei popoli orientali che a quel tempo erano usuali. Arriva a Carran (Mesopotamia) e poi raggiunge la Terra di Canaan dove abitavano, gli Ittiti, gli Evei, I Gebusei, ecc. Terra che poi sarà conquistata da Mosè. Di lì Abramo, con la mogie Sara e la schiava Agar, dà luogo ad una stirpe così come accade anche a noi con i nostri antenati. Dunque nulla di particolare. Nascono da lui due figli, uno con la moglie e l'altra con la schiava. A quei tempi era normale ma non c'era ancora alcuna classificazione di razza o di religione. L'unica particolarità di Abramo era la sua evoluzione spirituale che, a fronte di credenze politeiste insite nel cuore degli abitanti di quelle Terre, faceva di Abramo e della sua famiglia un'eccezione in un contesto politeista. Abramo aveva infatti maturato una fede monoteista. Questo aspetto influenzerà tutta la tradizione religiosa che giunge fino a noi attraverso il credo ebraico e poi giudeo-cristiano. Isacco, nato dalla moglie di Abramo Sara, si ferma in quel luogo e Ismaele, nato dal rapporto di Abramo con la schiava Agar, va via. Nei luoghi dove Isacco e Ismaele vivranno si sviluppano due dinastie diverse.
 Con il passare del tempo si formano due culture diverse: quella Araba con Ismaele capostipite e quella Ebraica che fa riferimento ad Isacco.
Ovviamente l'Antico Testamento, scritto dagli Ebrei, sviluppa solo la storia degli Ebrei, facendola apparire come una storia di parola rivelata dall'unico Dio creduto tale da Abramo e perpetuato in Isacco. Da questo credo vengono fuori tutti gli scritti della Bibbia che sono scritti storici di un popolo che, secondo gli autori della Scrittura, è prediletto da Dio, essendo Abramo l'unico a concepire una fede monoteista. Dopo Isacco inizia la stirpe di Giacobbe suo figlio, chiamato anche Israele.
In effetti tutti gli avvenimenti non sono rivelati da Dio ma è Israele che attribuisce a Dio tutto ciò che fa e ovviamente Dio diventa colui che ordina le guerre, i flagelli ecc. ecc.
 
La storia di Ismaele, invece, viene ripresa dai Musulmani ma solo dopo l'avvento di Maometto(500 d.c.). Per volersi attribuire una discendenza che desse lustro alla propria storia, i Musulmani, anche per contrastare Israele, fanno risalire la loro discendenza ad Ismaele e così servendosi della Bibbia e partendo da Ismaele, unendo questa storia agli insegnamenti del Corano di Maometto, anche loro si attribuiscono una discendenza comune da Abramo.  
Ripeto, tutte queste attribuzioni sono fatte da questi popoli per mantenere la loro cultura. Dio è solo un mezzo per dare importanza a ciò che loro stessi si attribuiscono come potenza terrena.

Per quanto riguarda la nascita del Cristianesimo: Gesù nasce in Israele, probabilmente a Nazareth di Galilea e non a Betleem di Giudea e porta un insegnamento che rovescia sia la mentalità ebraica della legge di Mosè e sia tutti gli altri insegnamenti basati sulla religione come legge civile.

Solo Paolo di Tarso gli attribuirà la discendenza da Abramo e quindi ne fa un leader religioso discendente dagli Ebrei. ma il fatto che Gesù fosse ebreo non significa proprio nulla. Egli stesso rifiutò il titolo di Re d'Israele e si dichiarerà Figlio dell'uomo. Gesù non intendeva assolutamente diventare ciò che poi altri hanno scritto di lui. L'artefice dunque della nascita del cristianesimo e della conseguente chiesa è Paolo e non Gesù.

In definitiva è stata costruita su Gesù una stirpe falsa per dargli importanza. L'importanza di Gesù è indiscutibile per il suo messaggio sulla Fratellanza Universale e l'Amore per il prossimo, per il perdono, senza attribuzioni di classi religiose.
 Paolo, che è il vero manipolatore del messaggio di Gesù, ha preso questo messaggio e, invece di farne un messaggio universale, lo ha ecclesializzato.
Così è nata la chiesa cattolica che ha "catturato" Gesù e se n'è appropriato per darsi un nome e una potenza, ciò che Gesù non voleva. Per questo motivo Gesù è stato ucciso, perché combatteva la religione. E la chiesa paolina che cosa ha fatto? Si è impadronito di Gesù per farne addirittura ciò che Gesù aveva rifiutato a costo di andare a morte: Un leader religioso da contrapporre ad altri.
Tutto ciò ha portato, nel tempo alle guerre di religione tra Cristiani ed Ebrei, tra Cristiani e Musulmani e ancora oggi tra Musulmani ed Ebrei.
  In definitiva non esistono razze, siamo tutti uguali, nell'insegnamento di Gesù, uomini e donne. Chi ha avuto il potere nei tempi già descritti si è servito di nomi di persone storiche importanti per costruire razze a tavolino. Gii Ebrei si sono inventati una loro razza in nome di Mosè partendo da Isacco, su fino ad Abramo, i Musulmani in nome di Maometto partendo da Ismaele, anche qui su fino ad Abramo e la chiesa ha dato a Gesù il titolo di Cristo (Messia) chiamandosi cristiana, per opporsi alle altre due razze. Anche la chiesa ha, però, legato il nome di Gesù alla discendenza di Abramo. Sono tutte invenzioni umane, pur nella storicità dei personaggi citati. "
Amedeo Gaetani  Teologo/Scrittore 

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