E' stato presentato ieri il film 'Agora', di Alejandro Amanabar, che racconta del martirio della filosofa greca Ipazia, interpretata da Rachel Weisz ( la Mummia e The fontain), in arrivo nelle sale il 23.
Il martirio di Ipazia arriva tra il silenzio stizzito della Chiesa, dice Andrea Cirla, responsabile marketing della Mikado, che distribuisce il film.
Si prevedono polemiche per la forte denuncia del Cristianesimo e di personaggi come il vescovo Cirillo che nel film e' responsabile della morte della scienziata greca vissuta nel IV sec. dopo Cristo
Poche fonti, solo tre, di cui una a sfavorre, quelle sulla storia della filosofa greca vissuta in Alessandria, figlia del direttore della grande Biblioteca.
La trama del film, romanzata, racconta che in Alessandria d'Egitto del 391 DC, la filosofa Ipazia, viene travolta dalla crisi di un mondo, quello pagano, che non ha saputo ripensarsi, trovandosi così impreparato di fronte al nascere - e presto al dilagare - di movimenti religiosi sempre più fanatici e intolleranti. Fra questi i "parabolani", la setta cristiana che arriva a distruggere la biblioteca del Serapeo, dove Ipazia lotta insieme ai suoi discepoli per salvare la saggezza del Mondo Antico.
Tra questi ultimi, due uomini in lotta per il cuore della filosofa: l'arguto e privilegiato Oreste e Davo, il giovane schiavo di Ipazia, che è diviso tra l'amore segreto per lei e la libertà che potrebbe ottenere se si unisse alla rivolta ormai inarrestabile dei cristiani. Con ostilità implacabile, il vescovo Cirillo attacca senza sosta "l'eretica" Ipazia, fino a condannarla a morte.
Il martirio di Ipazia arriva tra il silenzio stizzito della Chiesa, dice Andrea Cirla, responsabile marketing della Mikado, che distribuisce il film.
Si prevedono polemiche per la forte denuncia del Cristianesimo e di personaggi come il vescovo Cirillo che nel film e' responsabile della morte della scienziata greca vissuta nel IV sec. dopo Cristo
Poche fonti, solo tre, di cui una a sfavorre, quelle sulla storia della filosofa greca vissuta in Alessandria, figlia del direttore della grande Biblioteca.
La trama del film, romanzata, racconta che in Alessandria d'Egitto del 391 DC, la filosofa Ipazia, viene travolta dalla crisi di un mondo, quello pagano, che non ha saputo ripensarsi, trovandosi così impreparato di fronte al nascere - e presto al dilagare - di movimenti religiosi sempre più fanatici e intolleranti. Fra questi i "parabolani", la setta cristiana che arriva a distruggere la biblioteca del Serapeo, dove Ipazia lotta insieme ai suoi discepoli per salvare la saggezza del Mondo Antico.
Tra questi ultimi, due uomini in lotta per il cuore della filosofa: l'arguto e privilegiato Oreste e Davo, il giovane schiavo di Ipazia, che è diviso tra l'amore segreto per lei e la libertà che potrebbe ottenere se si unisse alla rivolta ormai inarrestabile dei cristiani. Con ostilità implacabile, il vescovo Cirillo attacca senza sosta "l'eretica" Ipazia, fino a condannarla a morte.
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