Alle foci del fiume Pescara

Una riserva naturale di raro splendore possiamo ammirare in Abruzzo, uscita Popoli, le foci del fiume Pescara che è un affluente dell'asse Aterno -Pescara, con un corso di 152 Km arriva al mare nella città di D'Annunzio: Pescara. Il fiume Aterno parte dalla sua sorgente, nominata Ciarelli, sui Monti della Laga (Aringo, Montereale) e dopo essersi incontrato con il Saggittario proveniente da Scanno, si unisce al Pescara, raccoglie le acque del Tirino per dirigersi verso la città.
Animali, pesci, ucceli, flora, sono difesi in quella che un'oasi paradisiaca nel Parco della Majella.
S'intravede dal percorso boschivo sulla montagna il castello dè Cantelmi di Popoli, del XI sec, baluardo abruzzese nell'età medioevale. Costruito tra il 1000 ed il 1015 per volere del vescovo valvense Tidolfo, il castello di Popoli passò nel 1269 ai conti Cantelmo che tennero il feudo di Popoli, ottenuto da Carlo d'Angiò, Regno di Napoli, fino al XVII secolo; i feudatari modificarono l'originario fortilizio per le proprie esigenze abitative, dal momento che questa fu la loro dimora fino al 1480, quando si trasferirono nel Palazzo Ducale di Popoli.

Le acque pulite e immacolate scorrono fresche e vivaci in una natura libera. Purtroppo lungo il suo cammino verso la zona urbana di Pescara raccoglie scarichi tossici, come quando passa vicino al cementificio, o accanto alla zona industriale di Alanno.

Parte da Popoli, la terra dei Pioppi, difeso in una riserva naturale e arriva a noi in città attraverso un cammino irto e pericoloso che lo rende certamente meno puro.









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