E’ uno dei prodotti meno noti fornitoci dalla laboriosa ape. Il propoli è un composto di resina e cera.
Le api raccolgono da alberi e piante la resina che poi viene portata nell’alveare: dall’unione con altre sostanze, in particolare cera, nasce il propoli.
La parola propoli è stata coniata da Aristotele, pro (davanti)e polis (città), inteso come difensore della città. Anche se usato insieme al miele per la mummificazione dagli antichi Egizi, il termine specifico per questo prodotto non esisteva ancora; il primo vero studioso del propoli fu proprio Aristotele che portò avanti un vero studio scientifico sugli animali incluso uno sulle api. Il filosofo costruì un alveare in vetro per osservare l’operare delle api. Così riuscì a provare come le api usavano tale prodotto: per restringere l’alveare, difendersi dalla luce, dalle possibili intrusioni e per irrobustire le cellette. Infatti siccome le api non approvarono la cosa si rifiutarono di lavorare sino a quando tutta l’arnia venne ricoperta dall’interno di una sostanza scura: la propoli.
La parola propoli è stata coniata da Aristotele, pro (davanti)e polis (città), inteso come difensore della città. Anche se usato insieme al miele per la mummificazione dagli antichi Egizi, il termine specifico per questo prodotto non esisteva ancora; il primo vero studioso del propoli fu proprio Aristotele che portò avanti un vero studio scientifico sugli animali incluso uno sulle api. Il filosofo costruì un alveare in vetro per osservare l’operare delle api. Così riuscì a provare come le api usavano tale prodotto: per restringere l’alveare, difendersi dalla luce, dalle possibili intrusioni e per irrobustire le cellette. Infatti siccome le api non approvarono la cosa si rifiutarono di lavorare sino a quando tutta l’arnia venne ricoperta dall’interno di una sostanza scura: la propoli.
Usato per tanti secoli dal Sud Africa all’Occidente per medicare ferite, come antibiotico naturale, fino ad essere tacciato di ingrediente per i riti di stregoneria, dopo ben 100 anni di derisione e pessima considerazione torna ad essere al centro dell’interesse nelle terapie naturali.
Usata sia come unguento, pomata, sia per via orale come pasta da masticare o allungato con l’alcool è utile contro le infiammazioni, svolge un’importante azione antibatterica.
Non solo per uso farmacologico ma anche per la cosmesi, in shampoo lozioni per il cuoio capelluto, creme, dentifrici, ma anche come anticrittogamico o insetticida nella agricoltura biologica.
Un’ultima curiosità: sembra che le vernici usate dai liutai per i violini Stradivarius contenesse anche propoli e tale mistura misteriosa contribuisse a rendere di valore inestimabile lo strumento.
Libri per approfondire l’argomento:
Propoli l’antibiotico naturale – James Fearnley – Macro
Miele. Polline, propoli e pappa reale – Demetra
Antibiotici naturali – Red edizioni
Usata sia come unguento, pomata, sia per via orale come pasta da masticare o allungato con l’alcool è utile contro le infiammazioni, svolge un’importante azione antibatterica.
Non solo per uso farmacologico ma anche per la cosmesi, in shampoo lozioni per il cuoio capelluto, creme, dentifrici, ma anche come anticrittogamico o insetticida nella agricoltura biologica.
Un’ultima curiosità: sembra che le vernici usate dai liutai per i violini Stradivarius contenesse anche propoli e tale mistura misteriosa contribuisse a rendere di valore inestimabile lo strumento.
Libri per approfondire l’argomento:
Propoli l’antibiotico naturale – James Fearnley – Macro
Miele. Polline, propoli e pappa reale – Demetra
Antibiotici naturali – Red edizioni
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