La storia del caffè è davvero lunga, si parla di un cammino iniziato già intorno al 900-1000 d.C. e continua ancora oggi. E' giunto fino a noi seguendo le rotte delle navi, quelle stesse rotte che hanno portato in Europa tanti altri prodotti e cibi sconosciuti, e come succede in molti casi le leggende e la tradizione si intrecciano con la realtà, narrando storie più o meno veritiere.
La storia del caffè può essere tracciata anche facendo riferimento all'origine della parola, caffè infatti deriva dal termine "Kaffa", città dell'etiopia dove si crede sia originaria la pianta. Questa cresceva spontaneamente a 1000/1300 metri di altitudine.
Alcune delle più conosciute è la storia di un pastore dell'Etiopia, Kaldi il suo nome, che pascolando il suo gregge di capre, notò che alcuni dei suoi animali , dopo aver mangiato le foglie e le bacche della pianta del caffè, iniziarono a saltellare. Portò allora le "magiche" bacche in un monastero vicino, dove l'abate, credendole opera del diavolo, le butto al fuoco. Queste iniziarono ad emanare un intenso aroma e vennero pertanto recuperate , da lì a poco i monaci impararono ad utilizzare le diverse parti della pianta (foglie e bacche) per la preparazione della nera e calda bevanda che conosciamo oggi.
Questa storia, se pur avvolta da un alone di fantasia, in parte viene menzionata in diversi libri, riferendosi al caffè come un dono di Dio, che permetteva ai monaci di rimanere svegli durante le veglie e le preghiere.
Un'altra storia racconta di come l'Arcangelo Gabriele venne in aiuto a Maometto che, sul punto di essere sopraffatto durante uno scontro politico, dopo pochi sorsi di questo "infuso divino" si sentì così bene che fu in grado di disarcionare 40 uomini e far felici 40 donne.
La storia del caffè può essere tracciata anche facendo riferimento all'origine della parola, caffè infatti deriva dal termine "Kaffa", città dell'etiopia dove si crede sia originaria la pianta. Questa cresceva spontaneamente a 1000/1300 metri di altitudine.
In alcuni documenti arabi risalenti a 900-1000 d.C. l'uso di questa bevanda è prettamente curativa. Nonostante la gelosia del popolo arabo, il caffè si diffuse ampiamente in quasi tutto l'oriente. Nel 1500 la bevanda registra sempre maggiore fortuna, nascono così le prime caffetterie , luoghi pubblici di riunione e di degustazione, prima alla Mecca e poi a Costantinopoli.
In queste regioni dove la religione mussulmana vietava l'uso di alcool, in quanto considerato contrario agli insegnamenti del corano, la diffusione del caffè fu notevole. Non per niente in Europa la bevanda verrà poi scherzosamente definita come "vino degli Arabi".
Intorno al 1600 , anni di intensi traffici e commerci da parte dei viaggiatori europei con il nuovo mondo e con l'Oriente, il caffè fa la sua comparsa nei paesi europei, prima tra tutte l'Inghilterra. Cominciarono a nascere così le prime caffetterie , nel 1640 a Venezia, nel 1654 a Marsiglia, nel 1662 a Londra, nel 1680 a Parigi e ancora Amsterdam, Amburgo e così via.
Le caffetterie inizialmente vennero guardate con sospetto, soprattutto dai produttori di alcool, sia in Europa così come in Oriente, ma ben presto sia i sovrani che gli stati capirono che questa sostanza poteva essere fonte di ricchezza. Tant'è che Luigi XIV, grazie alle tasse sul caffè, riuscì a finanziare alcune imprese militari. I cittadini, tuttavia, protestarono contro le tasse inique e, nel 1732, proprio ispirandosi a queste proteste popolari , J.S. Bach scrisse la "Cantata del Caffè", il successo del caffè era ormai diventato universale.
Tra le più importanti caffetterie italiane ricordiamo nel 1720, a Venezia la nascita del celebre Caffè Florian seguito nel 1723 dal Caffè Aurora. Nel 1760 nasce a Roma il Caffè Greco, mentre a Firenze sorge nel 1733 il Caffè Grilli. Da un censimento del 1763 risulta che nella sola Venezia , si contavano ben 218 caffetterie. Questi locali diventarono ben presto i punti di riferimento per la cultura e l'arte dei lumi. Al Caffè Florian di Venezia si incontravano a discutere personaggi del calibro di Byron, Rousseau e Silvio Pellico, mentre al Procope di Parigi passavano d'Alembert e Voltaire, che secondo una leggenda si diceva che bevesse 50 caffè al giorno! E infine è doveroso ricordare che nel 1764, a Milano, l'illuminista Pietro Verri fonda la celebre rivista "Il caffè ",proprio con l'intento di "risvegliare" la cultura italiana.
Tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 la coltivazione del caffè venne diffusa anche nel Nuovo Continente, tant'è che oggi, il fabbisogno europeo e quasi interamente coperto dalle produzioni provenienti dall'America Centrale e dal Brasile.
Tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 la coltivazione del caffè venne diffusa anche nel Nuovo Continente, tant'è che oggi, il fabbisogno europeo e quasi interamente coperto dalle produzioni provenienti dall'America Centrale e dal Brasile.
Nel 1900 il caffè viene studiato ed utilizzato anche per uso medico e cosmetico che meglio approfondiremo nel prossimo numero.
Libri per approfondire:
Caffè-Piemme
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