Claudio D’Antonio è un illustre frequentatore del Bookcafè. Ha curato e tradotto i libri della Clavis Magna di Giordano Bruno per la casa editrice Di Renzo e noi stiamo aspettando l’ultimo lavoro.La sua presenza rende il nostro angolo caffetteria un luogo di raccolta per chi è interessato a conoscere un mondo complesso ed evoluto come quello del caro filosofo.
Questo intenso rapporto partorisce invenzioni, deduzioni, creatività e tutto quello che rende il nostro patrimonio cerebrale la più grande eredità. Spesso dimentichiamo di avere una mente e la trascuriamo. Invece di potenziarne i processi tendiamo a rallentarli. Mi capita di ascoltare persone che sottovalutano la mnemotecnica perché oggi c’è il Pc; posso intuire che ignorino l’importanza di questa splendida facoltà della nostra mente. Ben vengano le tecnologie, come il database, capaci di raccoglie una infinità di nozioni, regole, teoremi, ma evitiamo di dimenticare che anche il nostro biocomputer (espressione usata da Osho) è in grado di farlo, con il vantaggio che solo l’uomo può creare l’alchimia tra tutte le informazioni. E’ proprio questo che distingue il cervello umano da una macchina. Claudio si siede allo stesso tavolino sin dalla prima volta che è venuto al Bookcafè, e quasi sempre allo stesso posto.
Al primo incontro ho notato l’estrema gioia ed entusiasmo negli occhi di Fabio. Stranamente anche Fabio si sedie sempre allo stesso posto, alla sua destra e lo chiama maestro anche se lui gli dice sempre: <>.
Fabio, il mago illusionista del Bookcafè, interessato ai prodigi della mente e della memoria, questa estate acquistò il libro di D’Antonio, Clavis Magna, il primo tomo. Mi venne a trovare dopo qualche giorno chiedendomi di conoscere il curatore del libro. Grazie alla disponibilità di Claudio, sono ormai due lunedì che visitiamo il mondo di Giordano Bruno.
Il genio di Bruno ci insegna “la dottrina riguardante il modo di strutturare l’immagini che impieghiamo per pensare.” Oserei dire “l’arte di pensare” attraverso un metodo che spinge la logica a ”far l’amore” con la memoria.
Questo intenso rapporto partorisce invenzioni, deduzioni, creatività e tutto quello che rende il nostro patrimonio cerebrale la più grande eredità. Spesso dimentichiamo di avere una mente e la trascuriamo. Invece di potenziarne i processi tendiamo a rallentarli. Mi capita di ascoltare persone che sottovalutano la mnemotecnica perché oggi c’è il Pc; posso intuire che ignorino l’importanza di questa splendida facoltà della nostra mente. Ben vengano le tecnologie, come il database, capaci di raccoglie una infinità di nozioni, regole, teoremi, ma evitiamo di dimenticare che anche il nostro biocomputer (espressione usata da Osho) è in grado di farlo, con il vantaggio che solo l’uomo può creare l’alchimia tra tutte le informazioni. E’ proprio questo che distingue il cervello umano da una macchina. Claudio si siede allo stesso tavolino sin dalla prima volta che è venuto al Bookcafè, e quasi sempre allo stesso posto.
Al primo incontro ho notato l’estrema gioia ed entusiasmo negli occhi di Fabio. Stranamente anche Fabio si sedie sempre allo stesso posto, alla sua destra e lo chiama maestro anche se lui gli dice sempre: <
Al primo incontro, dove c’erano alcune persone del gruppo del lunedì, Claudio ha spiegato perché il metodo di Bruno è un’autentica arte di pensare. Ogni parola, ogni concetto ogni pensiero viene associato sempre ad un’immagine nella nostra mente. Nel pensare creiamo, ricordiamo e deduciamo: più informazioni inseriamo nel nostro cervello maggiore diventa la capacità di attivare procedimenti logici, fantastici, deduttivi. La mnemotecnica ci permette semplicemente di avere a portata di mano tutto quello che ci occorre per pensare; la grande rivoluzione di Bruno è di organizzare le nostre informazioni, concetti, deduzioni, tutto quello che noi, oggi, inseriamo nel nostro “amico” esterno computer. L’uomo ha questo potenziale.Molti asseriscono che la Clavis Magna è un libro che non è stato scritto o è andato perduto, infatti tra la bibliografia di Bruno non appare, è un titolo che probabilmente postumo alla sua morte. La storia della Clavis Magna è un vero mistero. Ma Claudio ne asserisce l’esistenza e spiega che Bruno non voleva svilire il suo insegnamento attraverso un libro"; pubblicò per prima le ultime parti della sua dottrina sugli studi di mnemotecnica e successivamente con un titolo semplice e comprensibile pubblicò: ”Composizione delle immagini, simboli e delle idee per ogni genere di invenzioni, disposizioni e memoria.”Non entro nel merito del metodo perché può essere capito solo leggendo e studiando attentamente il libro Clavis Magna. Il lavoro di Claudio D'Antonio è veramente notevole se pensiamo che ha tradotto e commentato non un solo libro ma gran parte dell'opera di Bruno. Nell’incontro di lunedì Claudio ha insistito su due punti fondamentali:l’alchimia e l’intelligenza.Per spiegare meglio l’alchimia Claudio ci ha fatto il seguente esempio: dal rapporto tra un uomo e una donna nasce una terza persona che pur avendo dentro sé le caratteristiche di entrambi i genitori è un essere diverso. Questa alchimia può accadere anche per le idee; nel primo libro della Clavis Magna c’è un capitolo che s’intitola: Avviamento all’arte del pensare. Un titolo che appare nella mia mente come una scritta dello screensaver.Durante l'incontro ho chiesto a Claudio la differenza tra intelligenza brillante e intelligenza comune, lui mi ha risposto che la prima è quella che crea nuove alchimie nei suoi collegamenti logici.Tutto ciò mi fa riflettere molto: la mente oltre ad essere nutrita va ordinata e il metodo di Bruno offre questa possibilità.L’arte di pensare permette di incamerare, ordinare e ricordare molte informazioni e poterle usare quando vogliamo per i nostri esperimenti di alchimia mentale. Questo processo espande la nostra intelligenza, creatività, permettendoci di evolvere, essere responsabili, tornare ad essere liberi e finalmente godere della nostra libertà. Solo chi si prende la responsabilità delle sue scelte è veramente libero.
L’incontro è terminato con un interessante punto di vista che io condivido pienamente: colui che conosce di più ha maggior possibilità di scegliere e cogliere ciò che il mondo e la vita gli offrono e di conseguenza goderne. Il sapere, se da una parte ci rende dolorosamente consapevoli, dall’altra aumenta la possibilità di sperimentare la vita e realizzare noi stessi. E’ questo è un prezzo equo. Grazie Claudio.
Commenti
Sarei molto interessato a trovare altre persone che cercano di capire l'arte di pensare oppure se possibile di contattare il Sig.D'antonio, sarei infinatemnte grato se ciò fosse possibile, ovviamente anche dietro compenso.
scusa mio cattivo italiano
ciau
christian louboutin pas cher crocuses chaussures louboutin chugwater abercrombie pas cher awrfur christian louboutin pas cher footnote abercrombie locales abercrombie phonin
http://www.timbelandbootsxsalesonline.co.uk
http://www.friidoudounemagasinnsoldes.com
issue and found most people will go along with your views on this web site.
my site - zebra football kit fifa 13