"Ormai ha un senso solo quando sopraggiunge la morte fino ad allora, che vogliamo crederlo o no, tutto è possibile." Intervista alla scrittrice Valeri

Sin dall'età di sette anni, Maria Cristina Valeri accarezzava un sogno: diventare giornalista e girare il mondo. La sua voglia di scrivere era talmente autentica e sentita che racconta: “Con degli amichetti del mio palazzo creammo un giornalino del quartiere, dove noi bambini esprimevamo le nostre perplessità su quello che ci circondava proponendo soluzioni alternative. Una giornalista del “ Paese Sera” lo vide e colpita da quanto avevamo scritto lo pubblicò per intero.”
Crescendo, però, aveva rinunciato anche solamente a tentare la carriera giornalistica perchè convinta che il suo sogno fosse irrealizzabile.
Nonostante lo scorrere dei giorni non ha mai dimenticato il suo desiderio di bimba e dice: “Ma lui stava sempre lì, da qualche parte e alcuni anni fa ho deciso che io quel sogno volevo riprendermelo e tentare e così è nato il mio primo libro “ Mio padre mi chiamava Luna.” Edito dalle Librerie Croce, il suo primo lavoro editoriale è una vera rivelazione letteraria. La storia di una donna che si avvicina al padre, con il quale il rapporto non era armonico, per accudirlo nel corso di una malattia grave. Questo percorso si rivelerà come la chiave per chiarire e approfondire il rapporto padre figlia e ritrovare la sorgente d'amore che la spingerà a capire e maturare emotivamente.
I lettori hanno decodificato il messaggio del libro e lo hanno apprezzato sino in fondo. Un racconto scritto con grande sentimento e trasporto in cui ritrovare un po' di noi stessi e quella luce interiore di cui ognuno è “dotato di serie” che spesso l'essere umano tende a dimenticare in un angolo di se stesso per inseguire gli ostacoli quotidiani. Una curiosità: La bambina in copertina è lei, quella ragazzina che sognava e non ha mai smesso di credere di diventare giornalista.
Maria Cristina ha capito che la vita ci riserva sempre una chance per attuare i nostri progetti più reconditi e sentiti, è necessario solo aver fiducia e ascoltare se stessi.
Una donna allegra, simpatica, intelligente e comunicativa, qualità esaltate dalla sua indole romana. Detesta la superficialità, “la volgarità del pensiero e il non saper volare alto.”
E ama “le vette che gli esseri umani sanno toccare con la loro intelligenza, usando le proprie capacità” per qualcosa di bello o di buono. Per dare e non per distruggere o possedere. Le piace l’arte in ogni sua forma e la natura che crede sia uno dei dono più belli che qualcuno ci ha fatto.
Oggi, dopo aver pubblicato il suo primo lavoro letterario il suo desiderio è quello di avere soltanto l’opportunità di essere letta, il più possibile, perché purtroppo per i nuovi autori è veramente difficile avere questa opportunità.

D. Cosa è cambiato dentro te dopo questo libro?
R. Ho finito di scrivere questo libro a marzo 2007, a settembre avevo già un contratto editoriale ed a fine novembre il libro è stato pubblicato. Va da se che la velocità dei tempi mi ha colto di sorpresa ma allo stesso tempo mi ha confermato ciò che speravo; il mio futuro potrebbe essere la scrittura.
D. A Roma stai partecipando a molte presentazioni letterarie in cui ci sono anche personaggi noti e il tuo libro sta riscuotendo molto successo. Puoi dire di più su queste serate?
R. Il libro è stato presentato e quindi in qualche modo recensito da personaggi molto importanti ( Ass.re Cultura del Comune di Roma, Carol Tarantelli, Franca Prisco., Antonio Veneziani) i quali hanno quindi certificato la validità del mio romanzo. E’ stato molto emozionante e sorprendente. Hanno paragonato il mio lavoro ad opere importanti, ad autrici famose ed internazionali come Paula Fox, hanno evidenziato aspetti e riflessioni che secondo alcuni di loro andrebbero addirittura lette in strutture pubbliche come scuole o conferenze a tematiche sociali. Considerando che questa è la mia prima opera non posso che sentirmi inorgoglita.
D. La protagonista del libro cammina affianco del suo dolore, gli parla, lo comprende e
coglie l'occasione per evolversi. Come si può aiutare, secondo te, una persona a capire il proprio dolore?
R. Il dolore è una dimensione privata che ognuno affronta a modo suo. Non ho una ricetta da consigliare, credo unicamente che sia inutile ignorarlo, se ce e se ne sta lì prima o poi chiederà di essere ascoltato, quindi, tanto vale accorciare i tempi di questa agonia ed accettare di dialogare con lui guardandolo senza reticenze. E probabilmente lui se ne andrà o diventerà meno pungente.
D. Nell'ultimo capitolo del libro c'è una frase molto importante: “Metti dentro te il più possibile. Questo ti servirà dopo.” Puoi dire di più su questa frase?
R. Questa frase me la disse una volta una psicologa, erano i primi momenti della malattia di mio padre. Inizialmente la trovai bislacca e incomprensibile. Quando tutto sembra travolgerti non capisci cosa dovresti mettere dentro per il dopo, tutto sembra unicamente rabbia,
paura, dolore. Non capivo, ma poi lentamente questa frase ha trovato la sua strada ed io sono arrivata a comprenderne il senso; dovevo mettere via tutto il bello possibile, quello che c’era e che io accecata dalla negatività di cui mi ero fatta schermare non ero in grado di cogliere. Potevo lamentarmi, sentirmi sfortunata e vivere passivamente ciò che mi stava capitando oppure capovolgere tutto e vedere le cose da nuovi punti di vista. Ho scelto questa seconda opzione: cogliere qualunque opportunità e trasformala in un tesoro per il dopo. Ha funzionato.
D. Erich Fromm scrisse:“Morire è tremendo, ma l’idea di morire senza aver vissuto è insopportabile.” Per te “vivere” cosa significa?
R. Significa vivere e non lasciarmi vivere. Credo che troppo spesso le persone assistano alla propria vita. Esiste questo strano atteggiamento che ci fa dire troppo spesso “ ormai”. Ecco “ormai” è una parola che detesto, è una parola terribile che ci priva di qualunque spinta. La vita va vissuta senza essere temuta, fino in fondo, fino alla fine perché è una ed è la nostra e dobbiamo amarla e combattere per lei, per noi. “Ormai” ha un senso solo quando sopraggiunge la morte fino ad allora, che vogliamo crederlo o no, tutto è possibile. Sembrano frasi scontate ma farle nostre ed applicarle quotidianamente fa la differenza.
D. Qual è il tuo autore preferito? Una sua frase a te cara?
R. Amo molto Seneca e lo leggo quasi quotidianamente, un frase, alcune pagine, è sempre confortante ed allo steso tempo illuminante. Non esiste una frase chiave ognuna ha il suo momento, la sua finalità. Tuttavia come dicevano i latini il concetto del Carpe Diem mi sembra molto, molto saggio.
Grazie Maria Cristina è stato un vero piacere conoscerti.
Sono sicura che il tuo libro riscuoterà sempre più successo ogni giorno che passa.
Per conoscere meglio Maria Cristina Valeri potete andare sul suo blog: http://lastanzadelte.blogspot.com/

Commenti

Anonimo ha detto…
Hello

Alles für Sie - pussycams livecam xxx web cam sexcam girls
kostenlos webcam pornocams voyeur live cam erotik cams livecamgirl
live sex tv privatecam webcam sex live telefon livecam xxx web cam

http://www.livesex-camgirls.info/sex-cams-free.php

[url="http://www.livesex-camgirls.info/99-cams.php "]Hier klicken - chatcam chat sex free sexchat ch [/url]

[IMG]http://www.livesex-camgirls.info/pictures/girllivecams.jpg [/IMG]

[url="http://www.livesex-camgirls.info/kostenloser-sexchat.php"]Ich kam dann auch sehr schnell, spritzte ihr eine Riesenladung tief rein.[/url]
[url="http://www.livesex-camgirls.info/privat-cams.php"]Nach dem Essen legten sie sich alle Fünf faul in die bereitgestellten Liegestühle, und bald schienen alle, bis auf Petra, die in einem Buch las, fest zu schlafen.[/url]
[url="http://www.livesex-camgirls.info/kostenlose-livecam.php"]Aber sie wusste aus eigener Erfahrung, dass ein solcher Wasserstrahl, auf einen anderen Bereich des weiblichen Körpers gerichtet, diesem ungleich höhere Wonnen verschaffen konnte.[/url]
[url="http://www.livesex-camgirls.info/girl-webcams.php"]Ich schob ihr einen Finger in ihre Muschi und einen in ihren Arsch.[/url]
[url="http://www.livesex-camgirls.info/cam-kontakte.php"]Woraufhin Franko zu mir sagte zieh dich aus du nutzlose Hure stell dich nackt ans Fenster er will es so und laß dich von hinten ficken.[/url]


amateurcam sexcam sexchat chat sex free chat frauen free live sex
live sex webcam hidden sex camera amateur sex webcam private cam camsex chat
livecam privat frauen livecam erotic cam kamera chat privat chat

http://www.livesex-camgirls.info/sexcam-testzugang.php
http://www.websextreff.info/partnertreff.php
http://www.livesex-camgirls.info/sex-cams.php
http://www.schwarze-girls.info/schwarze-bilder.php
http://www.livesex-camgirls.info/webcam-flirt.php

[link=http://www.livesex-camgirls.info/amateurcam.php]girl live cams free camchat sexcam kostenlos lesben live erotik chat [/link]