Il guerriero di oggi e l’uomo ordinario

“La volontà non è un pensiero né un oggetto o un desiderio. La volontà è ciò che permette a un uomo di riuscire quando la sua mente gli dice che è sconfitto” (Castaneda)

La maggior parte degli uomini non rischia; ricerca disperatamente la sicurezza, la certezza, un posto dove restare per sempre, senza riflettere che “per sempre” sa di acqua ristagnata e puzzolente.
Eppure tante persone preferiscono l’acqua ristagnata e puzzolente piuttosto che acqua fresca di un torrente.
Nella staticità apparente di questa “società nana” si scorgono sempre meno guerrieri, ma in compenso aumentano gli uomini ordinari.

Il guerriero di oggi è colui che ha capito con il cuore e con la mente che vivere è un continuo flusso energetico che spinge tutto a trasformarsi come in una danza contemporanea; segue il flusso e lo sfrutta a suo vantaggio per vivere la vita.

Molte persone muoiono senza mai aver vissuto realmente, diceva Fromm .
Vivere significa non essere sempre arrabbiati, offesi, indignati verso qualcosa o qualcuno. Vivere significa cercare la propria autorealizzazione. Vivere significa gioire e relazionarsi con gli altri. Vivere significa seguire il flusso di energia che vibra dentro noi e ci ricongiunge al tutto.
Un guerriero ha il coraggio di vivere realmente. Non ha paura di andare incontro al suo giorno buio o luminoso che sia.
L’uomo ordinario non segue nemmeno quel flusso che gli suggerisce di amare e darsi all’altro, perché ha paura di relazionarsi. Preferisce passare la vita da solo piuttosto che affrontare la sua timidezza, la paura di un rifiuto o una delusione.
Tutti hanno i propri demoni ma il guerriero non li chiude nell’armadio, cerca di conoscerli, comprenderli ed infine li affronta. Senza coraggio non c’è vita.
Non occorre fare grandi cose per essere guerrieri o guerriere.
Un guerriero trova il coraggio di uscire e offrirsi semplicemente alla vita. Questo è un grande vantaggio rispetto ai guerrieri del passato che invece dovevano trovare il coraggio di uscire e offrirsi alla morte.
Credo che la vita ama chi rischia.
Oggi si insiste su due affermazioni che rappresentano il decadimento del coraggio e l’intraprendenza dell’uomo:
- è impossibile;
- ormai tutto è stato inventato.
Questo stupido e sterile atteggiamento porta con sé i germi della putrefazione delle grandi qualità dell’uomo.
La stirpe dei guerrieri è in decadimento e quei pochi vengono continuamente danneggiati a favore di uomini ordinari che vogliono la vita facile e senza impegno.

Uomini ordinari che vivono per distruggere gli ultimi guerrieri perché non possono sopportare lontanamente l’idea di confrontarsi con chi ogni giorno rischia per aprire porte su nuovi mondi, si attiva per conoscere i propri limiti e superarli. E’ difficile confrontarsi con chi non si dà per vinto e affronta sempre con uno spirito combattivo gli ostacoli della vita.
L’uomo ordinario sceglie di esserlo e vuole imporre agli altri di diventarlo. Spegne ogni fuoco e ardore di vita, perché secondo lui non c’è niente da inventare, nulla da creare.
I motti dell’uomo ordinario sono: “Possiamo fare solo cose già fatte” – “ Il mondo va male e non possiamo fare nulla” – “La felicità non esiste” – “E’ difficile che funzioni” – Queste bugie sono talmente miserabili che deve imporle a più persone possibili per condividerle, poiché da solo non riuscirebbe mai a sopportarle.
L’atteggiamento del guerriero è insito in ogni essere umano, ma oggi sembra che dorma profondamente e che nessun rumore lo infastidisca a tal punto da Risvegliarlo.
Quando il guerriero dentro noi è desto combatte l’atteggiamento dell’uomo ordinario e lo sconfigge.
Don Juan, maestro yaqui di Castaneda, diceva: “Il potenziale di uomo si misura quando questo è con le spalle al muro.”
Probabilmente l’uomo di oggi non è guerriero perché non è con le spalle al muro oppure ignora di esserlo.
La “maga Circe” ha dato una pozione soporifera al “guerriero” che non riesce a reagire all’appiattimento creativo e intellettuale.
A pensare che una volta i guerrieri diventavano eroi, simbolo di un’epoca, esempio da seguire, punto di riferimento dell’uomo in evoluzione.
Oggi un guerriero non è più un eroe ma un individuo imbarazzante per chi ha deciso di essere un fallito che si chiude nei sui ricordi e non ha il coraggio di ritornare a combattere.
A nulla sono valse le parole di Coelho: “Ciò che fa annegare non è l’immersione ma rimanere sott’acqua”.
L’uomo ordinario non espande il suo sapere per capire e sperimentare la vita ma per nutrire l’illusione di possedere qualcosa di inafferrabile.
A che serve sapere e scoprire se non superiamo i muri dell’ignoranza che ci isolano dal buio intorno a noi?
Perché continuare a sostenere di aver già trovato se non abbiamo ancora iniziato a cercare?
E infine, perché continuare ad asserire che la felicità non esiste solo perché non abbiamo mai provato a sperimentarla?
L’uomo ordinario ha venduto l’anima all’abitudine perché ha paura delle sorprese, l’infinito lo spaventa e finge di non esserne interessato o addirittura lo nega.
Il guerriero di oggi non si arrende davanti a nessuna asserzione, continua a cercare. Non ha paura di confrontarsi con gli altri perché ogni giorno ha un combattimento ben più duro: quello con se stesso e suoi demoni.
Non arrenderti mai, Guerriero!

Libri sul guerriero:
Carlos Castaneda: “ La ruota del Tempo”- “ Il dono dell’Aquila”

Coelho: “Il manuale del guerriero della luce.”

Sun Tzu: “L’arte della guerra”
Pema Chodron: “Consigli a un guerriero compassionevole”

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